Il lato Sud della chiesa, presenta le stesse caratteristiche stilistiche della facciata, contribuendo a
dare l'idea di un insieme coerente: la parte inferiore è infatti animata dalle arcate cieche su colonne
con capitelli corinzi poste su un podio, caratteristica del sobrio romanico pisano con il ritmo
scandito anche dalle finestre monofore presenti in un arcata ogni due.
Una cornice scolpita con lo
stesso girale popolato da animali presente nella facciata, ma di fattura meno raffinata divide la parte
romanica dalla loggetta trecentesca che prosegue quella dalla facciata, ma senza le tarsie e le
colonne decorate.
Il muro di fondo è animato da due strisce più scure che riprendono la bicromia
presente negli archetti, e aperto da sette monofore.
All'angolo con la facciata si trovava la statua della Madonna con Bambino di Matteo Civitali (ora
all'interno, qui sostituita da una copia), commissionata all'artista nel 1480 da Domenico Bertini che
appose alla base della mensola che la sorregge il suo stemma con il motto “Ut vivam vera vita” (che
io viva la vita vera).
La statua fu fatta fare per ringraziare la Madonna della fine di una pestilenza,
lei che è stata e che sarà sempre per chi si affida a lei un rifugio un “porto di salvezza”, come è
inciso sulla mensola (“portus salutis”) sotto la quale era presente anche un altare, poi rimosso.
Dalla parte opposta innestato sul braccio del transetto si erge il campanile, la cui costruzione fu
iniziata nel XII secolo. A pianta rettangolare si innalza con i suoi sette livelli, divisi da cornici
marcapiano: il primo mantiene il ritmo della chiesa con le stesse arcate cieche su podio, mentre il
secondo piano è animato solo dalle aperture, un oculo e delle monofore.
Sopra di questo si
susseguono 4 livelli decorati con archetti pensili e con un numero di aperture che aumenta
progressivamente a mano a mano che si sale, dalle zero del terzo piano fino alle sei trifore del sesto.
Questo non è dovuto a motivazioni estetiche o simboliche ma alla sapienza dei costruttori che
hanno reso più stabile la struttura con in basso i robusti piani con muri pieni a sostenere quelli con
più aperture e quindi più leggeri.
L'ultimo piano, il settimo, secondo le cronache sarebbe stato fatto
abbattere dal Doge di Pisa Giovanni Dell'Agnello durante la dominazione pisana su Lucca nella
seconda metà del XIV secolo. Il coronamento attuale con gli oculi fu realizzato da Giusti nel 1772.
Nella cella campanaria ci sono 7 campane in bronzo, ognuna con un nome e spesso una sua storia,
come la “Mezza Terza” che fu realizzata nel 1383alla fine della dominazione pisana per celebrare la
riconquistata libertà.
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