Italia-Spagna: ottavo di fuoco!


Chi lo avrebbe mai detto, le due squadre finaliste dell’ultimo europeo si sfidano già agli ottavi.
La Spagna, dopo essere arrivata seconda nel girone, vista la sconfitta con la Croazia, si presenta agli ottavi con qualche problema.

Questa non è la Spagna che dominò ad Euro 2008 o quella del Mondiale 2010. Questa squadra non è quella “macchina” di perfezione, capace di creare un calcio pieno di possesso palla, fantasia, altissima qualità in tutti i reparti e un muro difensivo quasi invalicabile.

Purtroppo per noi, questa Spagna non è neanche quella squadra disastrosa, fuori forma e senza idee del Mondiale 2014.
La squadra che si presenta è una Spagna con grande qualità e concretezza, ma con eccessi di confidenza con il pallone, con giocatori presuntuosi, a volte disattenti, e più propensi nella fase offensiva rispetto a quella difensiva.

La Spagna teme l’Italia.
I titoli dei giornali spagnoli esaltano la grande imprevedibilità degli Azzurri, temendo la forza dei giocatori italiani. Le Furie Rosse, dopo la sconfitta con la Croazia per 2-1, ha intenzione di riscattarsi, anche perché ora non ci sono più mezze misure: o dentro o fuori.

La Spagna è molto diversa dall’Italia a partire dai due allenatori e il metodo con cui si svolgono gli allenamenti. Del Bosque è un uomo molto tranquillo, pacato, i suoi allenamenti sono aperti ai tifosi e cerca di far sentire la squadra unita attraverso la presenza del tifo.
I suoi sono allenamenti vissuti con gioia, risate e qualche scherzo. Tutto il contrario dei metodi usati da Conte nei suoi allenamenti. Testa bassa, lavoro, lavoro, aula video per studiare gli avversari ed ancora lavoro.



Conte, dopo un aver fatto un grande turnover che ha portato alla sconfitta indolore contro l’Irlanda, ha intenzione ritornare al 3-5-2 con tutti i titolari, tranne forse Candreva che risente ancora del fastidio muscolare. Così scalpita El Shaarawy, il quale non ha ancora avuto la possibilità di dimostrare le sue qualità palla al piede con cui ha fatto innamorare i romanisti.
Gli Azzurri hanno molta voglia di riscattarsi e di arrivare il più lontano possibile, senza essere secondi a nessuno.

La Spagna è, almeno sulla carta, più forte dell’Italia, ma, per fortuna, il campo non segue sempre le aspettative e possono arrivare risultati inaspettati.
L’ultima sfida tra le due formazioni è stata il 24 Marzo, nella quale l’Italia dominò, soprattutto nel secondo tempo, ma non riuscì ad andare oltre il pareggio per 1-1. In quell’amichevole segnò Lorenzo Insigne, colui che sarebbe dovuto essere un grande protagonista dell’europeo.
Il talento del Napoli è stato uno dei pochi giocatori nei massimi campionati europei a raggiungere la doppia cifra sia con i goal, sia con gli assist.
Ma Lorenzo il Magnifico è entrato solo contro l’Irlanda, nel finale, con grande personalità, colpendo anche un palo e facendosi trovare pronto in ogni zona del campo.
Grazie a questi minuti giocati, potrebbe aver scalato le classifiche nelle gerarchie degli attaccanti.

La Spagna è forte, ma non perfetta.
La Croazia ha battuto le Furie Rosse attraverso i contropiedi e la solidità difensive, armi che caratterizzano anche il nostro gioco e che dovremmo saper sfruttare bene.
Per fortuna, siamo, secondo le statistiche, una la squadra che corre di più, nonostante l’età anche avanzata di alcuni nostri giocatori, quindi il turno di riposo per molti titolari speriamo che abbia giovato riposo e guadagno di energie per battere la Spagna.

Adesso non si scherza più o dentro o fuori. Allora Azzurri, coraggio, dimostrate le qualità e la voglia messe in campo contro il Belgio, ma anche la forza di crederci fino all’ultimo e di non mollare mai come contro la Svezia. O tutto o niente e noi non ci accontentiamo mai.

Noi ci crediamo, continuate a farci sognare!

Se volete potete anche unirvi a noi per tifare la nazionale!
Don Lucio ci ospita nei locali in Pza S.Pierino per vivere nel migliore dei modi questa partita ("apertura cancelli" ore 17:50).

Infine, ci ritroveremo qui sul blog alla vigilia della prossima partita degli Azzurri.

Azzurri, portateci a Parigi!

Nicolò Della Maggiora.

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