IO SONO CON VOI. SEMPRE
“Ascende il Signore tra canti di gioia”. Come il popolo 
d’Israele, anche noi, popolo di Dio, mettiamo al centro della 
nostra preghiera Cristo che porta a compimento la Pasqua; infatti “dopo la risurrezione egli si mostrò visibilmente 
a tutti i discepoli, e sotto il loro sguardo salì al cielo, perché 
noi fossimo partecipi della sua vita divina”. Tutti, pastori e 
fedeli, guardiamo a Lui per chiedere quel supplemento di 
sapienza e di rivelazione  perché, come afferma S. Paolo, la 
luce di Dio possa «illuminare gli occhi del nostro cuore, per 
farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati».
Infatti, da Gesù risorto accogliamo la consegna di 
quanto egli ha di più caro: la missione. Chiede di continuare 
la sua opera di salvezza e lo fa con tre passaggi distinti.
Per prima cosa il Signore fa   una rivelazione: «A 
me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra». Quel 
potere che egli ha rifiutato di ricevere dal demonio (cf. 
Mt 4,9s), ora Gesù afferma di  averlo ricevuto dal Padre. Ci 
rivela perciò che esiste una comunione profonda fra Lui e Dio 
che egli ha rivelato come Padre e che lo aveva portato ad affermare. “Io e il Padre siamo una cosa sola” (Gv 10,30). Di 
conseguenza annuncia l'estensione e la totalità del potere ricevuto. Riguarda ogni cosa: il  cielo e la terra.
Poi, Gesù dà un comando:  «Andate dunque e fate 
discepoli tutti i popoli». Prende inizio la missione della Chiesa che trova,  nell’annunciare Gesù, la sua vera identità. 
E, mentre il Regno di Dio viene, la Chiesa si edifica sulla 
pietra angolare che è Cristo e sul fondamento  degli apostoli (fate miei discepoli…) , mediante la grazia che emana 
dai sacramenti (battezzate..) e attraverso la ferma e libera 
obbedienza ai voleri di Gesù (insegnate…).
Infine, Gesù rivolge ai suoi discepoli una promessa: 
«Ecco io sono con voi tutti i giorni  fino alla fine del mondo». Se il Signore non camminasse con noi, invano percorreremmo tutte le strade del mondo.  Se Egli non ci sostenesse con la sua grazia, invano  pregheremmo: "Venga il tuo Regno".  Nella sua promessa sta la nostra forza.
 
 
 
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