LO STILE DI EMMAUS
In questa terza domenica di Pasqua ci incontriamo con i discepoli di Emmaus, prima delusi e affranti, divenuti in seguito carichi di gioia, capaci di poter “narrare” l’esperienza della risurrezione di Gesù. E’ l’evangelista Luca che narra dei due che, dopo la morte di Gesù, si dirigono da Gerusalemme verso Emmaus. Ogni speranza di liberazione di Israele sembra svanita. I due discepoli sono tristi, afflitti, ma al tempo stesso dubbiosi, in quanto, secondo la testimonianza di alcune donne, la tomba di Gesù sarebbe stata ritrovata vuota. Nel cammino, un terzo viandante si unisce a loro. Sembra un forestiero all'oscuro dei fatti avvenuti, ma in realtà sa rileggerli alla luce delle Sacre Scritture. Scesa la sera, si fermano per la cena. Il terzo pellegrino allora si rivela: benedice il pane, lo spezza e lo offre. «Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista» (Luca 24,31).
Il messaggio, per noi, è chiaro: nel cammino quotidiano, pieno di fatiche e di dubbi, Dio si fa nostro compagno di strada, accompagnandoci, chiamandoci al suo banchetto, rivelandosi nel pane spezzato dell'Eucaristia.
Anche nel vivere la realtà parrocchiale tante volte siamo stanchi e delusi, incapaci, quasi, di vedere una prospettiva. Consapevoli di questo, negli ultimi mesi, diverse volte, noi presbiteri ci siamo incontrati con alcune persone per confrontarci sulla realtà comunitaria a partire dal messaggio di Papa Francesco espresso soprattutto nella sua Esortazione sulla “Gioia del Vangelo”.
E’ emerso che troppe iniziative sono affidate solo ai sacerdoti e spesso rischiamo di non avere relazioni personali, presi dall’ansia del fare… Non possiamo dirci cristiani e continuare ad ignorare l’esigenza di essere testimoni! Papa Francesco ci richiama a questa vocazione e non perde occasione di chiederci di uscire nelle strade e immergerci nella vita vivendo ed interpretando vitalmente il messaggio cristiano
Sono questi alcuni dei motivi che ci hanno spinto a presentare il questionario oggi distribuito nelle chiese e invitare tutti all’ ASSEMBLEA PARROCCHIALE di sabato 10 maggio.
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In questa terza domenica di Pasqua ci incontriamo con i discepoli di Emmaus, prima delusi e affranti, divenuti in seguito carichi di gioia, capaci di poter “narrare” l’esperienza della risurrezione di Gesù. E’ l’evangelista Luca che narra dei due che, dopo la morte di Gesù, si dirigono da Gerusalemme verso Emmaus. Ogni speranza di liberazione di Israele sembra svanita. I due discepoli sono tristi, afflitti, ma al tempo stesso dubbiosi, in quanto, secondo la testimonianza di alcune donne, la tomba di Gesù sarebbe stata ritrovata vuota. Nel cammino, un terzo viandante si unisce a loro. Sembra un forestiero all'oscuro dei fatti avvenuti, ma in realtà sa rileggerli alla luce delle Sacre Scritture. Scesa la sera, si fermano per la cena. Il terzo pellegrino allora si rivela: benedice il pane, lo spezza e lo offre. «Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista» (Luca 24,31).
Il messaggio, per noi, è chiaro: nel cammino quotidiano, pieno di fatiche e di dubbi, Dio si fa nostro compagno di strada, accompagnandoci, chiamandoci al suo banchetto, rivelandosi nel pane spezzato dell'Eucaristia.
Anche nel vivere la realtà parrocchiale tante volte siamo stanchi e delusi, incapaci, quasi, di vedere una prospettiva. Consapevoli di questo, negli ultimi mesi, diverse volte, noi presbiteri ci siamo incontrati con alcune persone per confrontarci sulla realtà comunitaria a partire dal messaggio di Papa Francesco espresso soprattutto nella sua Esortazione sulla “Gioia del Vangelo”.
E’ emerso che troppe iniziative sono affidate solo ai sacerdoti e spesso rischiamo di non avere relazioni personali, presi dall’ansia del fare… Non possiamo dirci cristiani e continuare ad ignorare l’esigenza di essere testimoni! Papa Francesco ci richiama a questa vocazione e non perde occasione di chiederci di uscire nelle strade e immergerci nella vita vivendo ed interpretando vitalmente il messaggio cristiano
Sono questi alcuni dei motivi che ci hanno spinto a presentare il questionario oggi distribuito nelle chiese e invitare tutti all’ ASSEMBLEA PARROCCHIALE di sabato 10 maggio.
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