NEL DESERTO DELLA VITA
E’ iniziata la quaresima: ci lasciamo condurre attraverso
“il deserto quaresimale, perché ai piedi della santa montagna,
con il cuore contrito e umiliato”, prendiamo coscienza della
nostra “vocazione di popolo dell'alleanza”. Proviamo allora a
sostare nei luoghi suggeriti dai vangeli domenicali e lì
ascoltare le voci che vi risuonano, in una sorta di geografia
della conversione; essa nasce dall’ascolto della voce di Dio;
ma risuona nei luoghi della vita dell'uomo, più o meno chiara
e distinta, mescolata o nascosta da altre voci.
In questa domenica poniamo attenzione al luogo dove
Gesù ha sperimentato la tentazione. “Fu condotto dallo
Spirito nel deserto”, annuncia il vangelo.
E’ lontano dalla nostra esperienza, il deserto. Ma, in
questo modo la Parola di Dio ci suggerisce che, per abitare
nel modo giusto i luoghi della nostra vita quotidiana, bisogna
lasciarsene strappare, accettare una sorta di esilio.
Il deserto significa l’assenza della parola, e dunque il
silenzio. Anzi, proprio questo potrebbe essere oggi il vero
deserto. Provare a far tacere tutto: non solo le voci fisiche
(quasi impossibile, in un mondo il cui "paesaggio sonoro" è
dominato dal suono continuo, onnipervasivo), ma anche e
soprattutto gli innumerevoli oggetti tecnologici ai quali è perennemente connessa la nostra esistenza. Deserto, dunque,
come disconnessione, mancanza di "campo", batterie
esaurite senza possibilità di ricarica...
Nello sperimentare la mancanza delle cose più elementari e necessarie all'uomo, e, dunque, nel tempo della
"prova", scopriamo veramente cosa c'è nel nostro cuore (cf. Dt 8,2); quando sentiamo i morsi della fame, della sete, o del distacco di tanti strumenti tecnologici rischiamo di
scoprire che tra i nostri desideri nascosti e le seduzioni del
tentatore non c'è, poi, tanta differenza.
Portare nel deserto quaresimale le parole delle
Scritture, riempire del loro ascolto il silenzio vuoto e farle
diventare la nostra parola - come le risposte di Gesù al tentatore - potrà essere un buon controveleno e una mappa sicura.
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