CHIAMATI AD ESSERE “UNO”
La realtà ecclesiale e sociale al tempo dell’apostolo Paolo era molto complessa: rapporti
difficili tra la chiesa e il popolo d'Israele, tra cristiani e pagani e all'interno della stessa
comunità per la presenza di "partiti" diversi, per non parlare delle divisioni sociali come fra schiavi e liberi, uomini e donne...
La comunità di Corinto appariva poi particolarmente problematica, tanto che più volte Paolo ribadisce il tema dell'unità, come nel brano riportato dalla liturgia odierna, in cui la diversità dei carismi non deve far dimenticare che questi doni vengono dallo Spirito e che ognuno ha la sua importanza, così come poi esemplificherà nel famoso esempio del corpo e delle membra.
L'unità nella diversità: sembra un sogno in una società in cui il "diverso" è visto con ostilità e
paura, dentro una comunità cristiana in cui le divisioni sono ancora molto forti. Anche oggi vediamo le divisioni all'interno della chiesa che rischiano di creare scandalo e di rendere poco credibile l'annuncio evangelico, ma la parola di Dio ci apre alla speranza e ad un progetto di unità che può avverarsi solo grazie al prevalere della legge dell'amore.
Oggi 17 gennaio celebriamo la Giornata mondiale delle Migrazioni in cui siamo invitati “a
prendere consapevolezza della sfida sociale e pastorale che pone la condizione dei minori migranti e rifugiati”; pure oggi, con il papa che visita la sinagoga di Roma, viviamo la 21a Giornata del dialogo cristiano, ebraico.
Domani, 18, inizia la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, a cent'anni da quando oltre mille delegati tra protestanti e anglicani eun ortodosso, si incontrarono a Edimburgo per riflettere insieme sulla necessità di giungere all'unità al fine di annunciare credibilmente il
vangelo.
Nessun commento:
Posta un commento