NARRARE UN INCONTRO
In questo mese di ottobre, mentre avviamo un’ulteriore tappa del nostro cammino comunitario, siamo chiamati a vivere responsabilmente la missione dell’essere discepoli di Gesù. Domenica prossima, 23 ottobre, celebreremo con tutta a Chiesa la Giornata Missionaria Mondiale: è l’atto che evidenzia quanto sia necessario che ciascuno si faccia annunciatore del “Vangelo”, la “Buona Notizia” che Gesù ha proclamato e che chiede di essere comunicata ad ogni uomo e ad ogni donna. “Dio è Padre! Noi siamo suoi figli! Attraverso la relazione viva con Gesù Cristo possiamo alimentare la speranza di una Vita piena; ci è dato di sfuggire dal potere della morte! La comunione di relazioni e di opere che viviamo all’interno della comunità cristiana può allargarsi ed essere comunicata ad ogni ambiente! Il dono che abbiamo ricevuto è destinato a fiorire in una Vita senza fine!”
Questa è la “Buona Notizia” che offre speranza; ciascuno è chiamato ad accoglierla, tutti siamo chiamati a “narrarcela” vicendevolmente. Ed è, in sintesi, il senso di ciò che chiamiamo azione missionaria. Essere missionari, nfatti vuol dire comunicare a tutti l’esperienza dell’incontro e dell’amicizia con Gesù che ciascuno ha sperimentato. “Narrare” la gioia di un incontro, “narrare” la felicità del vivere la comunione, “narrare” la possibilità di incamminarci n una strada illuminata dalla speranza nonostante le difficoltà giornaliere… Questa, a parer mio, è la vita cristiana, questo è essere missionari. E’ tutto questo che nelle settimane passate e nel prossimo futuro cercheremo di far sviluppare. Far incontrare dei ragazzi, proporre una meta a chi sta crescendo, offrire un “senso di vita” a chi chiede di celebrare i sacramenti …. E’ lo sforzo di una comunità cristiana che annuncia ed offre la possibilità di un incontro con Gesù, il Signore. Per vivere una Vita in pienezza. Infatti egli ci dice: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”.
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