"In cammino" in prima pagina questa settimana.

LA FEDE SI FA AZIONE DI GRAZIE

Gesù, abbi pietà di noi!
I lebbrosi che vivono in disparte per non contaminare nessuno e chiedendo la pietà di quelli che li ascoltano, avvicinandosi a Gesù lo invocano: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!».
Con questo grido essi mostrano la loro fede: fede che si fa invocazione piena di speranza, fede che si fa supplica a Dio, fede che si fa preghiera: preghiera di
domanda, che porta a invocare Dio come Padre buono e misericordioso, certi che soltanto Lui può dare la giusta soluzione a tutti i nostri problemi.
Davanti a questi lebbrosi Gesù si attiene alla legge di Mosè: li invita a resentarsi al tempio, per mostrarsi guariti e, così, essere ammessi di nuovo nel popolo di Dio.
Essi obbediscono e, mentre sono in viaggio, si accorgono di essere guariti. Nove di essi pensano di essere stati guariti da Dio perché hanno osservato tutte le norme
della legge. Il samaritano, invece, appena si accorge di essere guarito, torna indietro lodando Dio e si getta ai piedi di Gesù per dire grazie. E Gesù, a sua volta, loda questo lebbroso guarito e la sua grande fede.
La tua fede ti ha salvato!
Il lebbroso samaritano ha mostrato una fede profonda: una fede che si è fatta annuncio della salvezza ricevuta, fede che si è fatta segno vivo della misericordia di Dio fede che si è fatta testimonianza dei tanti benefici di Dio. Così, a questo lebbroso umile e pieno di fede, Gesù può dire: «Alzati e va'; la tua fede ti ha
salvato!». La fede dei nove lebbrosi ha donato loro la salute del corpo, la "purificazione"; la fede grande di questo lebbroso gli dona anche la salute dello spirito, la "salvezza".
Tutto questo nasce dalla "riconoscenza" mostrata da questo unico lebbroso che dice grazie a Gesù, una riconoscenza che può essere intesa anche come "riconoscenza", ossia: "nuova conoscenza".

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