AGENDA PARROCCHIALE dal 13 luglio 2014


Ricordiamo che la celebrazione della S. Messa delle ore 12,00 in S. Frediano è sospesa fino a dopo S. Croce.

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13 Domenica ore 11,00 nella Basilica di S. Paolino:
S. Messa con la memoria dei parroci defunti Mons. Anichini (S. Michele), Benassi (S. Alessandro),
Bergamini (S. Paolino), Chicchi (S. Michele, Paolino, Alessandro), Fazzi (Cattedrale), Franceschi
(S. Michele), Giurlani (S. Frediano), Landucci (S. Leonardo), Puccinelli (S. Frediano), Saponati
(S. Pietro), Valoriani (S. Paolino) insieme a d. Giuseppe Giordano
(N.B. Non viene celebrata la Messa in S. Michele)

16 mercoledì Maria SS.ma del Monte Carmelo
La famiglia del Carmelo canta Maria, icona perfetta del discepolo del Signore, compagna e sorella nel
cammino della fede.
Le Carmelitane Scalze di Monte San Quirico invitano a celebrare con loro le lodi alle ore 8:00, i vespri
alle ore 17,30, la Santa Messa alle ore 18:00. (via Borrelli 722, Monte S. Quirico, 0583. 330741)

17 giovedì ore 18,30 e ore 21,00 in S. Leonardo: ascolto
e riflessione sulla pagina evangelica

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"In cammino" in prima pagina questa settimana.


UNA PAROLA FECONDA

Con questa domenica inizia la meditazione sul cap. 13 del vangelo di Matteo dedicato alle parabole. Il discorso in parabole è semplice e complesso nello stesso tempo: disponiamoci a imparare la lezione diretta mente da Gesù, lui, in assoluto, il creatore del genere letterario parabolico.

Protagonista della liturgia della Parola odierna è la Parola stessa che arriva a noi sotto diverse voci: la voce del pro-feta che ne esalta l'efficacia salvifica, la voce dell'apostolo che esorta ad ascoltare i gemiti dello Spirito e sotto le vesti di una parabola che traduce la voce del Messia.

Innanzitutto ascoltiamo il profeta che vuole esprimere un concetto forte: la parola di Dio scende dal cielo, come la pioggia, e vi ritorna solo dopo aver "irrigato la terra". Così ha fatto Gesù, “Parola” di Dio: si è fatto uomo per offrire all'intera umanità la possibilità di diventare "feconda di Dio" e così produrre germogli di vita divina. In tal modo Dio ha visitato la terra, tutta, per darle fecondità e bellezza.

E’ vero: sempre ci troviamo di fronte al male e alla morte; S. Paolo ci annuncia la totalità della redenzione che attraversa la creazione nella sua totalità che fa esclamare, riprendendo le parole attribuite a S. Francesco: "È tanto il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto".

Gesù, nel vangelo, inizia a illustrare il “Mistero del Regno”, accolto da alcuni, rifiutato da altri. Il seminatore semina nella spe ranza che tutto il seminato vada a buon fine. Il seme, infatti, è come un'opportunità data alla terra di produrre il frutto desiderato. Al contrario, Gesù accenna a quattro diversi esiti della seminagione. Sono di verse e contrastanti le maniere con le quali ci si accosta al messaggio del Vangelo. Satana ha il compito di rubare, devastare e rovinare. Ci si può consegnare a lui lasciandolo spadroneggiare nella propria vita. C’è poi chi si lascia sopraffare dalle tribolazioni o dalle persecuzioni a causa della Parola o è soffocato dalle preoccupazioni del mondo e dall'inganno della ricchezza. C’è chi ascolta la Parola e la comprende: questi dà frutto in sovrabbondanza. Quale tipo di terreno sono?

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OFFERTE

Ricordiamo che le famiglie dei bimbi della Messa di prima Comunione hanno offerto la somma di € 820,00 per contribuire al progetto delle “scuoline” sostenuto dal laico lucchese Luca Bianucci a Rio Branco (Brasile).

Il 10/11 maggio ci ha fatto visita la Comunità Oblata S. Egidio che ha proposto una mostra/vendita di
icone. Ci hanno comunicato che il ricavato è stato di € 1090,00.

In conseguenza della “Serata di Burraco” organizzata dal Comitato S. Paolino, è stata offerta la somma di
€ 180,00 da destinare a persone in difficoltà. 

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AGENDA PARROCCHIALE dal 6 luglio 2014


Da questa domenica 6 luglio la celebrazione della S. Messa delle ore 12,00 in S. Frediano viene sospesa fino a dopo S. Croce.

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CELEBRAZIONI DI S.PAOLINO DI ANTIOCHIA PATRONO DELLA CITTA’

09 Mercoledì ore 21,15: “Immagini Mariane a Lucca
percorso religioso culturale da piazza S. Michele a Corte Pini (via Buia) a Via dei Tabacchi fino alla basilica di S. Paolino. Professione di fede alla tomba del santo

10 Giovedì, 11 Venerdì ore 10,00 in S. Paolino: Lodi e S. Messa

11 Venerdì ore 21,30 in S. Michele: Ufficio delle Letture, Luminara fino alla basilica di S. Paolino;
Benedizione alla Città e Mottetto di S. Paolino eseguito dalla “Polifonica Lucchese”

12 Sabato 
ore 10,00: Lodi e S. Messa presieduta da d. Renato Monacci che nella Comunità di S. Paolino è stato ordinato presbitero 25 anni or sono

ore 18,30: Celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Arcivescovo.
Il Sindaco di Villa Basilica offre l’Olio per la lampada dei Comuni e il Sindaco di Lucca il  Cero votivo.
Al termine Mons. Arcivescovo consegna le “Linee pastorali” per il prossimo anno

13 Domenica ore 11,00 nella Basilica di S. Paolino:
S. Messa con la memoria dei parroci defunti Mons. Anichini, Benassi, Bergamini, Chicchi, Fazzi, Landucci, Giurlani, Saponati, Valoriani insieme a d. Giuseppe Giordano
(N.B. Non viene celebrata la Messa in S. Michele)

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"In cammino" in prima pagina questa settimana.

TROVERETE RISTORO!

Dopo aver celebrato il Mistero del Signore Crocifisso e Risorto ed averne compreso le implicanze nella vita della Chiesa, così come abbiamo fatto in queste ultime domeniche, ora riprendiamo il tempo cosiddetto “Ordinario” caratterizzato, quest’anno, dalla lettura del vangelo di Matteo l’evangelista che ci aiuta a vivere da discepoli di Gesù all’interno della realtà ecclesiale.

Oggi la parola di Gesù è suggestiva e poetica insieme, capace di suscitare sentimenti tesi alla gioia, alla lode e al ringraziamento. Inoltre, se osserviamo bene tutta la celebrazione della Parola oggi proposta, ci accorgiamo, per così dire, di un “filo rosso” che l’attraversa e collega i vari brani che ci sono offerti; un filo che parte dalla profezia di Zaccaria, e parla dell'umile re di gloria; riecheggia subito nel salmo responsoriale dove si esalta Dio sostegno dei vacillanti; ritorna nella pagina di san Paolo ed esplode nel brano evangelico. Con esso siamo messi a contatto con l'inno di lode che Gesù, in un momento di grande intimità, innalza al Padre suo: “Ti rendo lode , Padre!... Venite a me! Troverete ristoro!

Sono tre i movimenti che scandiscono questo inno di lode. Anzitutto una benedizione: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra». Dio è il Creatore buono e provvidente verso tutti, un Padre tenero e amoroso per ogni uomo e donna di buona volontà; con Lui possiamo entrare in relazione sapendo che si nasconde ai sapiente e si rivela ai piccoli.

Segue una rivelazione vera e propria: «Tutto è stato dato a me dal Padre mio». Il dono di Vita che il Padre offre possiamo accoglierlo per mezzo del Figlio che, passo dopo passo, ci introduce nell'intimità con Dio Padre.

Infine, viene la promessa, legata ad un invito: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro». Per ricevere questo "ristoro", che solo Cristo può dare alle anime assetate, occorre andare verso di lui con tutti i pesi che portiamo con noi, compresi i pec cati. Lui è il nostro Maestro perché mite ed umile di cuore.

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AGENDA PARROCCHIALE dal 29 giugno 2014

Da domenica 6 luglio la celebrazione della S. Messa delle ore 12,00 in S. Frediano  viene sospesa fino a dopo S. Croce.

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03 Giovedì ore 19,30: Celebrazione di S. Tommaso, in Pelleria 

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CELEBRAZIONI DI S.PAOLINO PATRONO DELLA CITTA’  

05 Sabato ore 21,15 in S. Paolino: “Concerto di S. Paolino

09 Mercoledì ore 21,15 : “Immagini Mariane a Lucca”  percorso religioso culturale da Corte Pini (via Buia) a Via dei Tabacchi fino a s. Paolino

10-11– 12 venerdì ore 10,00 in S. Paolino: Lodi e S. Messa

11 Venerdì ore 21,30 in S . Michele: Ufficio delle Letture e Luminara; benedizione alla Città e Mottettone

12 Sabato ore 18,00: Celebrazione Eucaristica presieduta dall’ Arcivescovo con l’offerta dell’Olio per la lampada dei Comuni e del Cero votivo

13 Domenica ore 11,00 nella Basilica di S. Paolino: S. Messa   con la memoria dei parroci defunti  

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"In cammino" in prima pagina questa settimana.

LE DUE COLONNE

La  Solennità degli Apostoli Pietro e Paolo, propria di questa domenica, ci permette di soffermarci sull’annuncio che questi due insigni discepoli di Cristo ci offrono.  

Innanzi tutto: Pietro e Paolo sono sempre ricordati insieme. Cioè: per avere un'immagine completa ed equili- brata della Chiesa, bisogna ricordare che essa, è “petrina” e “paolina” insieme: petrina, perché il primato spetta a Pietro, ma anche paolina perché la teologia, la riflessione sul mistero cristiano è stata fatta soprattutto da Paolo.  

Pietro e Paolo: due figure tra loro molto diverse e, perciò, complementari. Guardiamo il primo personaggio: Simone, Cefa, Pietro. Tre nomi per indicare il passaggio da una condizione a un'altra: da pescatore divenne pescatore di uomini, da discepolo tra i discepoli diventò pietra su cui si fonda la Chiesa. Il mutamento del nome, che indica una vocazione, gli è imposto da Gesù: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa». Con queste parole Gesù dichiara Gesù dichiara: «Io costruirò la mia Chiesa attraverso te». Ma, subito dopo, quando Gesù annuncia la sua passione, Pietro ragiona in base alla carne e al sangue; per evitare di tramutarsi in pietra d'inciampo e non di fondazione, Simon Pietro dovrà conformarsi al modo di agire di Gesù: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso» (Mt 16,24). È un monito permanente per tutta la Chiesa di ogni tempo e luogo: vivere il servizio fino al dono della vita.  

Anche Paolo ha un nome mutato: da Shaul - il nome del primo re di Israele che sovrastava per statura tutti gli altri - diviene Paulus che, in latino, è collegato all'idea di "piccolo". Non c'è nessuna chiamata, dato che non ha mai conosciuto Gesù prima della sua risurrezione. Il nome “Paolo” indica la “romanità” e multiculturalità dell’apostolo; questo nome dal simbolo rovesciato “Alto/Piccolo” esprime però la volontà di essere fedele alla vocazione di annunciare un Dio che volle salvare i credenti attraverso la stoltezza della predicazione. Pietro e Paolo con i diversi doni ricevuti hanno edificato l'unica Chiesa. Ora vivono la medesima Gloria.

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Si conclude il GREST parrocchiale

Organizzato per i ragazzi delle elementari e medie è stata un’esperienza unica e irripetibile per i ragazzi che numerosissimi hanno trascorso ore felici nei “Giardini di Nostra Signora”.

Un ringraziamento caloroso e dovuto a don Lucio che ha coordinato le attività e a tutti i volontari, giovani e meno giovani, che hanno offerto il loro prezioso servizio. 

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Oggi è la “Giornata per la carità del Papa”


Essa è «l’aiuto economico che i fedeli offrono al Santo Padre, come segno di adesione alla sollecitudine del Successore di Pietro per le molteplici necessità della Chiesa universa- le e per le opere di carità in favore dei più bisognosi».  

Nel 2012, ad esempio, l’Obolo ha permesso di agevola- re il rimpatrio dei rifugiati angolani provenienti dallo Zambia e dalla Repubblica Democratica del Congo; in Bangladesh, ha dato aiuto a migliaia di famiglie di diverse diocesi duramente colpite dalle inondazioni; nella Repubblica Democratica del Congo, ha contribuito alla costruzione di una scuola.

E poi ha sostenuto le popolazioni in Etiopia e in Kenya; in India, a Mbare (Ruanda), a Sarajevo, in Armenia. Ne beneficiano anche la Fondazione "Populorum progressio" per i contadini e gli indigeni dell’America Latina e la Fondazione "Giovanni Paolo II" per il Sahel. 

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ITALIA-URUGUAY


A distanza di un anno (l’ultima volta nella “Confederation Cup 2013”) la sfida calcistica tra Italia ed Uruguay si ripete…

Petrarca, nel 1344, dedica all’Italia un componimento del “Canzoniere”, nel quale scrive che gli italiani sono i più bravi nelle peggiori situazioni; sono gli unici che nei momenti più difficili agiscono nel migliore dei modi, portando tutto a posto.

Machiavelli sostiene la tesi di Petrarca nel “Principe”, specificando la sua approvazione nell’ultimo capitolo, il ventiseiesimo.

Gli Azzurri, perdendo con la Costa Rica, si sono complicati la qualificazione agli ottavi, dovendo pareggiare o vincere con l’Uruguay.
L’Italia di Cesare Prandelli è entrata in campo, sentendo la stanchezza sia per il clima sia per la precedente sfida.
L’Uruguay, vincendo con l’Inghilterra e ritrovando il suo attaccante Suarez, non vede l’ora di battersi con gli italiani, visto che arriva a questa sfida in splendida forma.

L’Italia, grazie agli italiani, risorge dopo le guerre barbare, la crisi del Medioevo, la prima guerra mondiale, il fascismo e molti altri eventi che hanno segnato una popolazione che ha sempre dimostrato di saper uscire dalle peggiori situazioni.

In questa partita, anche se il clima potrà raggiungere oltre i 40 gradi, dovranno scendere in campo i migliori Azzurri visti.
Calciatori che metteranno il cuore quando giocheranno. Giocatori senza paura, pronti a combattere per la maglia della propria nazione, cercando in tutti i modi di far dimenticare agli italiani questi brutti momenti e di farli gioire il più possibile.

Allora, coraggio Azzurri, metteteci cuore e passione per chi vi tifa e per coloro che non vi rinnegheranno mai, nel bene e nel male.
Portateci al Maracanà!

Anche in questo caso, se volete, potrete unirvi a noi per tifare la nazionale!
Don Agostino ci ospiterà ancora una volta nei locali in P.za S.Pierino per vivere nel migliore dei modi questa partita (come lo scorso venerdì l' "apertura cancelli" sarà alle ore 17.30).

Voliamo al Maracanà, tutti insieme

Nicolò Della Maggiora. 

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