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LE VOCAZIONI SEGNO DELLA SPERANZA

In questa IV° Domenica di Pasqua, conosciuta come la "Domenica del buon Pastore", si celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, che assume quest'anno un particolare rilievo sia per il 50° anniversario dal suo inizio, sia perché si colloca nel contesto dell'Anno della Fede.
Fu la lungimiranza pastorale ed ecclesiale di Papa Paolo VI a proporre, nel 1964, alla Chiesa universale la celebrazione di questa Giornata, affermando: "Si alzi dunque al Cielo la nostra preghiera: dalle famiglie, dalle parrocchie, dalle comunità religiose, dalle corsie degli ospedali, dallo stuolo dei bimbi innocenti, affinché crescano le vocazioni e siano conformi ai desideri del Cuore di Cristo".
Lo slogan scelto per la Giornata attuale è: “Progetta con Dio... Abita il futuro”. Esso parte dal messaggio che
Papa Benedetto XVI° ha inviato alle comunità cristiane, dove invita a riflettere sul tema: “Le Vocazioni segno della Speranza fondata sulla Fede”. La Speranza - egli dice - è un tesoro fragile e raro; il suo fuoco è sovente tenue anche nel cuore dei credenti. Abbiamo bisogno di una grande riserva di Speranza, per imprimere una decisa accelerazione alla pastorale vocazionale, attraverso una mobilitazione affettiva e orante
del popolo di Dio.
Ci ricorda il papa Benedetto: “Come avvenne nel corso della sua esistenza terrena, anche oggi Gesù, il Risorto, passa lungo le strade della nostra vita, e ci vede immersi nelle nostre attività, con i nostri desideri e i nostri bisogni. Proprio nel quotidiano continua a rivolgerci la sua parola; ci chiama a realizzare la nostra vita con Lui, il solo capace di appagare la nostra sete di speranza. Egli, Vivente nella comunità di discepoli che è la Chiesa, anche oggi chiama a seguirlo.
Questo appello può giungere in qualsiasi momento; per accoglierlo, occorre non scegliere più da sé il proprio cammino.
Seguirlo significa immergere la propria volontà nella volontà di Gesù, dargli davvero la precedenza, metterlo al primo posto rispetto a tutto ciò che fa parte della nostra vita: alla famiglia, al lavoro, agli interessi personali, a se stessi”.

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