31 MARZO DOMENICA DI RISURREZIONE:
ore 10,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo
ore 11,00 in S. Michele: Celebrazione Eucaristica
nelle altre chiese:
S. Leonardo ore 9,00 e 18,00
S. Pietro ore 10,00
S. Frediano ore 12,00
S. Paolino ore 19,00.
Non sarà celebrata in S. Maria Bianca
01 Lunedì dell’Angelo S. Messe: ore 11,00 S. Michele
ore 09,00 e 18,00 a S. Leonardo in Borghi
03 Mercoledì ore 21,00 in S. Pierino: prep. al matrimonio
06 Sabato S. Leonardo in Borghi: mattinata di ascolto, riflessione e preghiera;
ore 08,40: Lodi e S. Messa; Riflessione guidata e preghiera personale,
ore 10,30: conclusione
07 Domenica ore 10,00 in S. Pietro Somaldi: Celebrazione Eucaristica e venerazione dell’Immagine
della Madonna della Misericordia
08 Lunedì ore 21,00 in S. Pierino riunione dei catechisti, educatori, dei volontari che si sono impegnati al carnevale, dei genitori per riflettere insieme al Progetto Oratorio che la nostra comunità vuol far partire. La presenza di tutti è importante soprattutto in questa fase di avvio, dove la nostra fantasia e creatività possano far nascere un nuovo modo di annunciare la bella notizia di Gesù che sana e salva ogni uomo
10 mercoledì ore 17.00 in S. Michele: Concerto del gruppo inglese Epsom College Choir
14 aprile domenica ore 16,00 "Famiglia: porta della fede". pellegrinaggio delle famiglie in Cattedrale.
Incontro di preghiera presieduto dall’Arcivescovo, con testimonianze
Solenni celebrazioni all’insigne Reliquia del cuore di San Camillo
Chiesa della SS TRINITÀ 8-9-10 aprile 2013
Nella storica ricorrenza dei 400 anni dalla morte di S. Camillo de Lellis, Patrono dei malati e degli Operatori Sanitari, le Suore Ministre degli Infermi di S.Camillo (Barbantini) invitano a queste celebrazioni tutti gli OPERATORI SANITARI
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Nella storica ricorrenza dei 400 anni dalla morte di S. Camillo de Lellis, Patrono dei malati e degli Operatori Sanitari, le Suore Ministre degli Infermi di S.Camillo (Barbantini) invitano a queste celebrazioni tutti gli OPERATORI SANITARI
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"In cammino" in prima pagina questa settimana."
DAL BUIO DELLA NOTTE ALL'ALBA DELLA VITA
E' ancora buio e le donne si recano al sepolcro di Gesù, le mani cariche di aromi. Vanno a prendersi cura del corpo di lui, con ciò che hanno, come solo le donne sanno. Al buio, seguendo la bussola del cuore.
Come il sole, Cristo ha preso il proprio slancio nel cuore di una notte: quella di Natale - piena di stelle, di angeli, di canti - e lo riprende in un'altra notte, quella di Pasqua: notte di naufragio, di terribile silenzio, di buio ostile, dove veglia un pugno di uomini e di donne totalmente disorientati.
Notte dell'Incarnazione, in cui il Verbo si fa carne. Notte della Risurrezione in cui la carne indossa l'eternità, in cui si apre il sepolcro, vuoto e risplendente nel fresco dell'alba. E nel giardino è primavera. Così respira la fede, da una notte all'altra. Pasqua ci invita a mettere il nostro respiro in sintonia con quel soffio che unisce incessantemente il visibile e l'invisibile, la terra e il cielo, il Verbo e la carne, il presente e l'oltre.
Il racconto di Luca è di estrema sobrietà: entrarono e non trovarono il corpo di Gesù. Gli uomini in bianche vesti domandano: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” Il bellissimo nome che gli danno gli angeli: Colui che è vivo! Io sento che qui è la scommessa della mia fede: se Cristo è vivo, adesso, qui. Non tanto se vive il suo insegnamento o le sue idee, ma se la sua persona, se lui è vivo, mi chiama, mi tocca, respira con me, semina gioia, e ama. Non simbolicamente, non apparentemente, non idealmente, ma realmente vivo.
Perché Cristo è risorto? Dio l'ha risuscitato perché fosse chiaro che un amore così è più forte della morte, che una vita come la sua non può andare perduta. «Forte come la morte è l'amore»! dice il Cantico. Il vero nemico della morte non è la vita, ma l'amore. Nell'alba di Pasqua non a caso chi si reca alla tomba sono quelli che hanno fatto l'esperienza dell'amore di Gesù: le donne, la Maddalena, il discepolo amato, sono lo-
ro i primi a capire che l'amore vince la morte.
Noi tutti siamo qui sulla terra per fare cose che meritano di non morire. Tutto ciò che vivremo nell'amore non andrà perduto.
(riflessione di Padre Ermes Ronchi)
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E' ancora buio e le donne si recano al sepolcro di Gesù, le mani cariche di aromi. Vanno a prendersi cura del corpo di lui, con ciò che hanno, come solo le donne sanno. Al buio, seguendo la bussola del cuore.
Come il sole, Cristo ha preso il proprio slancio nel cuore di una notte: quella di Natale - piena di stelle, di angeli, di canti - e lo riprende in un'altra notte, quella di Pasqua: notte di naufragio, di terribile silenzio, di buio ostile, dove veglia un pugno di uomini e di donne totalmente disorientati.
Notte dell'Incarnazione, in cui il Verbo si fa carne. Notte della Risurrezione in cui la carne indossa l'eternità, in cui si apre il sepolcro, vuoto e risplendente nel fresco dell'alba. E nel giardino è primavera. Così respira la fede, da una notte all'altra. Pasqua ci invita a mettere il nostro respiro in sintonia con quel soffio che unisce incessantemente il visibile e l'invisibile, la terra e il cielo, il Verbo e la carne, il presente e l'oltre.
Il racconto di Luca è di estrema sobrietà: entrarono e non trovarono il corpo di Gesù. Gli uomini in bianche vesti domandano: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?” Il bellissimo nome che gli danno gli angeli: Colui che è vivo! Io sento che qui è la scommessa della mia fede: se Cristo è vivo, adesso, qui. Non tanto se vive il suo insegnamento o le sue idee, ma se la sua persona, se lui è vivo, mi chiama, mi tocca, respira con me, semina gioia, e ama. Non simbolicamente, non apparentemente, non idealmente, ma realmente vivo.
Perché Cristo è risorto? Dio l'ha risuscitato perché fosse chiaro che un amore così è più forte della morte, che una vita come la sua non può andare perduta. «Forte come la morte è l'amore»! dice il Cantico. Il vero nemico della morte non è la vita, ma l'amore. Nell'alba di Pasqua non a caso chi si reca alla tomba sono quelli che hanno fatto l'esperienza dell'amore di Gesù: le donne, la Maddalena, il discepolo amato, sono lo-
ro i primi a capire che l'amore vince la morte.
Noi tutti siamo qui sulla terra per fare cose che meritano di non morire. Tutto ciò che vivremo nell'amore non andrà perduto.
(riflessione di Padre Ermes Ronchi)
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AGENDA PARROCCHIALE dal 24 marzo 2013
Per la sua centralità e per esprimere l’unità della Chiesa attorno al Vescovo, nel Centro Storico di Lucca, vi è un’unica celebrazione del Triduo Pasquale che si svolge nella Cattedrale di S. Martino.
Nella Domenica di Pasqua, invece, l’orario delle SS. Messe è quello consueto ad eccezione della S. Messa in S. Maria Forisportam che in quel giorno viene sospesa.
25 Lunedì Santo: ore 18,00 in S. Paolino: confessioni per i ragazzi gruppo “Figli del vento” (1a media)
ore 19,00 in S. Paolino: confessioni per gli adolescenti delle medie e delle superiori
26 Martedì Santo: ore 17,00 in S. Paolino: confessioni per i ragazzi del gruppo Emmaus
27 Mercoledì Santo ore 17,30 nella Cattedrale: S. Messa con la benedizione degli Olii Santi
CONFESSIONI
giovedì 28 Cattedrale: ore 9,00-11,30; ore 16,00-18,00
S. Michele: ore 08,30-12,00; ore 14,30 - 18,00
S. Leonardo in Borghi: ore 08,30 – 11,30
venerdì 29 Cattedrale: ore 9,00-11,30; ore 16,00-18,00
S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
sabato 30 Cattedrale: ore 9,00-11,30; ore 16,00-18,00
S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
28 MARZO GIOVEDÌ SANTO
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica
“nella Cena del Signore”
ore 21,00 in S. Michele in Foro: S. Messa
29 MARZO VENERDÌ SANTO: giorno di digiuno e di penitenza
ore 18,30 in Cattedrale:
Celebrazione della Passione del Signore
ore 20,45: Via Crucis da Piazza della Misericordia per
via Fillungo fino a S. Frediano
30 MARZO SABATO SANTO: giorno di penitenza
ore 21,30 in Cattedrale: Santa Veglia Pasquale
31 MARZO DOMENICA DI RISURREZIONE:
ore 10,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica
nelle altre chiese: orario festivo
(Non viene però celebrata la S. Messa in S. Maria Bianca alle ore 17,00)
01 APRILE lunedì dell’Angelo S. Messe: ore 11,00 S. Michele
ore 09,00 e 18,00 a S. Leonardo in Borghi
A tutti l’augurio di essere rinnovati dalla Pasqua del Signore
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Nella Domenica di Pasqua, invece, l’orario delle SS. Messe è quello consueto ad eccezione della S. Messa in S. Maria Forisportam che in quel giorno viene sospesa.
25 Lunedì Santo: ore 18,00 in S. Paolino: confessioni per i ragazzi gruppo “Figli del vento” (1a media)
ore 19,00 in S. Paolino: confessioni per gli adolescenti delle medie e delle superiori
26 Martedì Santo: ore 17,00 in S. Paolino: confessioni per i ragazzi del gruppo Emmaus
27 Mercoledì Santo ore 17,30 nella Cattedrale: S. Messa con la benedizione degli Olii Santi
CONFESSIONI
giovedì 28 Cattedrale: ore 9,00-11,30; ore 16,00-18,00
S. Michele: ore 08,30-12,00; ore 14,30 - 18,00
S. Leonardo in Borghi: ore 08,30 – 11,30
venerdì 29 Cattedrale: ore 9,00-11,30; ore 16,00-18,00
S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
sabato 30 Cattedrale: ore 9,00-11,30; ore 16,00-18,00
S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
28 MARZO GIOVEDÌ SANTO
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica
“nella Cena del Signore”
ore 21,00 in S. Michele in Foro: S. Messa
29 MARZO VENERDÌ SANTO: giorno di digiuno e di penitenza
ore 18,30 in Cattedrale:
Celebrazione della Passione del Signore
ore 20,45: Via Crucis da Piazza della Misericordia per
via Fillungo fino a S. Frediano
30 MARZO SABATO SANTO: giorno di penitenza
ore 21,30 in Cattedrale: Santa Veglia Pasquale
31 MARZO DOMENICA DI RISURREZIONE:
ore 10,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica
nelle altre chiese: orario festivo
(Non viene però celebrata la S. Messa in S. Maria Bianca alle ore 17,00)
01 APRILE lunedì dell’Angelo S. Messe: ore 11,00 S. Michele
ore 09,00 e 18,00 a S. Leonardo in Borghi
A tutti l’augurio di essere rinnovati dalla Pasqua del Signore
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"In cammino" in prima pagina questa settimana."
QUALE SALVEZZA
Celebrando la Settimana Santa ci domandiamo in quale maniera possiamo parlare della “salvezza” che ci è stata donata. Vediamo Gesù processato, condannato, messo a morte: era proprio questo ciò che era iscritto nella sua chiamata, quando al Giordano e poi sul monte della trasfigurazione una voce lo aveva indicato come il Figlio prediletto?
Gesù conclude la sua vita senza lasciare un seguito visibile, o masse in movimento con il fuoco di una contestazione che inchiodasse l'Israele infedele. Gesù manda a dire che lascia dietro di sé la sua misericordia nei confronti di quelle decine di uomini guariti e liberati dal suo passaggio.
Nell'orto degli ulivi, poi, sente il morso di una morte resa più bruciante dall'apparente sconfitta, dall'insignificanza e marginalità della sua vicenda. Bisogna attendere quel «primo giorno della settimana», il giorno dopo il sabato, per comprendere il senso degli eventi, per capire che Dio aveva visitato l'uomo non col rispondere alle loro attese, ma donando ciò che non sapevano attendere e desiderare. La tomba vuota e poi le apparizioni danno senso a quegli avvenimenti segnati dalla s c o n f i t t a e d a l disorientamento.
Tutto questo porta a riflettere. Tante esperienze coniugali, tante storie familiari, magari cominciate con entusiasmo, con attese di prosperità e di successo per sé e per i figli, finiscono spesso per conoscere l’agonia delle sconfitte quotidiane, delle sofferenze legate a malattie, incomprensioni, scelte sbagliate, problemi economici. E sembrano segnate dalla sconfitta e dal non senso.
Nell'orto degli ulivi Gesù invoca il Padre, che rimane muto. Ma il Padre si manifesta nella decisione con la quale Gesù si rialza. Ha mandato il suo Spirito per sostenere la determinazione del Figlio. Così è per noi. Nel momento del dolore impariamo tutti a ritrovare la presenza del Padre muto, nella nostra decisione di andare comunque avanti, di essere fedeli a esigenze ardue e a giorni senza futuro. È la nostra fedeltà il testimone della presenza stessa dello Spirito nel nostro cammino. Lo Spirito in noi tiene accesa la speranza.
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Celebrando la Settimana Santa ci domandiamo in quale maniera possiamo parlare della “salvezza” che ci è stata donata. Vediamo Gesù processato, condannato, messo a morte: era proprio questo ciò che era iscritto nella sua chiamata, quando al Giordano e poi sul monte della trasfigurazione una voce lo aveva indicato come il Figlio prediletto?
Gesù conclude la sua vita senza lasciare un seguito visibile, o masse in movimento con il fuoco di una contestazione che inchiodasse l'Israele infedele. Gesù manda a dire che lascia dietro di sé la sua misericordia nei confronti di quelle decine di uomini guariti e liberati dal suo passaggio.
Nell'orto degli ulivi, poi, sente il morso di una morte resa più bruciante dall'apparente sconfitta, dall'insignificanza e marginalità della sua vicenda. Bisogna attendere quel «primo giorno della settimana», il giorno dopo il sabato, per comprendere il senso degli eventi, per capire che Dio aveva visitato l'uomo non col rispondere alle loro attese, ma donando ciò che non sapevano attendere e desiderare. La tomba vuota e poi le apparizioni danno senso a quegli avvenimenti segnati dalla s c o n f i t t a e d a l disorientamento.
Tutto questo porta a riflettere. Tante esperienze coniugali, tante storie familiari, magari cominciate con entusiasmo, con attese di prosperità e di successo per sé e per i figli, finiscono spesso per conoscere l’agonia delle sconfitte quotidiane, delle sofferenze legate a malattie, incomprensioni, scelte sbagliate, problemi economici. E sembrano segnate dalla sconfitta e dal non senso.
Nell'orto degli ulivi Gesù invoca il Padre, che rimane muto. Ma il Padre si manifesta nella decisione con la quale Gesù si rialza. Ha mandato il suo Spirito per sostenere la determinazione del Figlio. Così è per noi. Nel momento del dolore impariamo tutti a ritrovare la presenza del Padre muto, nella nostra decisione di andare comunque avanti, di essere fedeli a esigenze ardue e a giorni senza futuro. È la nostra fedeltà il testimone della presenza stessa dello Spirito nel nostro cammino. Lo Spirito in noi tiene accesa la speranza.
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VISITA E BENEDIZIONE ALLE FAMIGLIE - 9a settimana
L’itinerario completo è affisso nelle chiese ed è possibile scaricarlo dal primo link del menù a fianco "Benedizioni 2013 "Scarica/Sfoglia il calendario completo"
Inizio ore 14,30
18 Lunedì 1° : Piazza S. Alessandro, Via S. Alessandro, Piazza della Cervia, Via e Vicolo della Cervia,
Corte Campana.
18 Lunedì 2° : Piazza del Palazzo Dipinto, Via del Toro, Vicolo della Minerva
19 Martedì 1°: Via S. Paolino numeri dispari, Piazza dei Cocomeri
19 Martedì 2°: Via S. Paolino Numeri pari
20 Mercoledì 1°: Corte Frediani, Piazza S. Romano, Via della Corticella, Corte Petri, Cortile degli Svizzeri
20 Mercoledì 2°: Via del Crocifisso
21 Giovedì 1°: Via Pelleria, Piazzale S. Donato.
21 Giovedì 2° : Via S. Tommaso, Via delle Conce
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Inizio ore 14,30
18 Lunedì 1° : Piazza S. Alessandro, Via S. Alessandro, Piazza della Cervia, Via e Vicolo della Cervia,
Corte Campana.
18 Lunedì 2° : Piazza del Palazzo Dipinto, Via del Toro, Vicolo della Minerva
19 Martedì 1°: Via S. Paolino numeri dispari, Piazza dei Cocomeri
19 Martedì 2°: Via S. Paolino Numeri pari
20 Mercoledì 1°: Corte Frediani, Piazza S. Romano, Via della Corticella, Corte Petri, Cortile degli Svizzeri
20 Mercoledì 2°: Via del Crocifisso
21 Giovedì 1°: Via Pelleria, Piazzale S. Donato.
21 Giovedì 2° : Via S. Tommaso, Via delle Conce
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AGENDA PARROCCHIALE dal 17 marzo 2013
17 Domenica Quinta di Quaresima
18 Lunedì ore 21,00 in S. Pierino: incontro per i catechisti per la programmazione estiva
19 Martedì S. Giuseppe sposo di Maria e Patrono della Chiesa universale
a S. Leonardo:
ore 08,40: Lodi e S. Messa
ore 17,30: Rosario e S. Messa
a S. Giusto:
ore 10,00: S. Messa
20 Mercoledì ore 21,00 in S. Pierino: preparazione al Sacramento del Matrimonio
22 Venerdì giorno di penitenza e di astinenza dalle carni
ore 08,40 a S. Leonardo: Lodi e S. Messa
ore 18,00 in S. Paolino: Celebrazione Penitenziale comunitaria con le confessioni individuali, presieduta
dall’Arcivescovo
23 Sabato
ore 15,00 nei locali di S. Leonardo: incontro con genitori del gruppo Giordano (3a elem.)
ore 17,00 nei locali di S. Leonardo: incontro per i genitori dei bimbi da 0 a 6 anni
24 Domenica delle Palme
ore 10,00 in S. Michele: benedizione dell’olivo e processione;
ore 10,30: S. Messa in Cattedrale
Oggi non vengono celebrate le S. Messe a S. Pietro (ore 10,00) e S. Michele (ore 11,00)
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18 Lunedì ore 21,00 in S. Pierino: incontro per i catechisti per la programmazione estiva
19 Martedì S. Giuseppe sposo di Maria e Patrono della Chiesa universale
a S. Leonardo:
ore 08,40: Lodi e S. Messa
ore 17,30: Rosario e S. Messa
a S. Giusto:
ore 10,00: S. Messa
20 Mercoledì ore 21,00 in S. Pierino: preparazione al Sacramento del Matrimonio
22 Venerdì giorno di penitenza e di astinenza dalle carni
ore 08,40 a S. Leonardo: Lodi e S. Messa
ore 18,00 in S. Paolino: Celebrazione Penitenziale comunitaria con le confessioni individuali, presieduta
dall’Arcivescovo
23 Sabato
ore 15,00 nei locali di S. Leonardo: incontro con genitori del gruppo Giordano (3a elem.)
ore 17,00 nei locali di S. Leonardo: incontro per i genitori dei bimbi da 0 a 6 anni
24 Domenica delle Palme
ore 10,00 in S. Michele: benedizione dell’olivo e processione;
ore 10,30: S. Messa in Cattedrale
Oggi non vengono celebrate le S. Messe a S. Pietro (ore 10,00) e S. Michele (ore 11,00)
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"In cammino" in prima pagina questa settimana."
RESPONSABILI INSIEME
Mercoledì sera un nuovo amico si è presentato in silenzio, attendendo per lunghi secondi che ci si accorgesse della sua presenza senza voler entrare di prepotenza. E subito il saluto. Come quello del vicino accanto: “Buona sera…” e poi: “Vi ringrazio dell'accoglienza, alla comunità diocesana di Roma, al suo Vescovo, grazie”. Infine: “Grazie tante dell'accoglienza…. ci vediamo presto… Buona notte e buon riposo”.
Come una amico, come un compagno di strada, così si è presentato Papa Francesco, quest’uomo preso “quasi alla fine del mondo” perché sia il nuovo vescovo di Roma, la Chiesa che “presiede nella carità a tutte le chiese”. Tante persone hanno accolto con favore il suo stile semplice e asciutto, eppure così denso di insegnamenti. Si potrebbe dire che è stata riproposta la sintesi di ciò che è il messaggio cristiano.
Nel suo presentarsi a tutti nel modo in cui l’abbiamo visto, il Papa Francesco ha reso evidente la realtà di una missione che lo sovrasta e, insieme, lo mantiene fratello fra fratelli. Ha reso tutti noi responsabili del cammino ecclesiale quando ha affermato: “Incominciamo questo cammino, Vescovo e popolo, questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità a tutte le chiese. Un cammino di fratellanza, di amore e di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi, l'uno per l'altro, preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi incominciamo, sia fruttuoso per la
evangelizzazione di questa sempre bella città…” per questo motivo ha chiesto poi la collaborazione e la
preghiera di tutti: “Prima che il Vescovo benedica il popolo io vi chiedo che voi pregate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”.
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Mercoledì sera un nuovo amico si è presentato in silenzio, attendendo per lunghi secondi che ci si accorgesse della sua presenza senza voler entrare di prepotenza. E subito il saluto. Come quello del vicino accanto: “Buona sera…” e poi: “Vi ringrazio dell'accoglienza, alla comunità diocesana di Roma, al suo Vescovo, grazie”. Infine: “Grazie tante dell'accoglienza…. ci vediamo presto… Buona notte e buon riposo”.
Come una amico, come un compagno di strada, così si è presentato Papa Francesco, quest’uomo preso “quasi alla fine del mondo” perché sia il nuovo vescovo di Roma, la Chiesa che “presiede nella carità a tutte le chiese”. Tante persone hanno accolto con favore il suo stile semplice e asciutto, eppure così denso di insegnamenti. Si potrebbe dire che è stata riproposta la sintesi di ciò che è il messaggio cristiano.
Nel suo presentarsi a tutti nel modo in cui l’abbiamo visto, il Papa Francesco ha reso evidente la realtà di una missione che lo sovrasta e, insieme, lo mantiene fratello fra fratelli. Ha reso tutti noi responsabili del cammino ecclesiale quando ha affermato: “Incominciamo questo cammino, Vescovo e popolo, questo cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità a tutte le chiese. Un cammino di fratellanza, di amore e di fiducia tra noi. Preghiamo sempre per noi, l'uno per l'altro, preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Vi auguro che questo cammino di Chiesa che oggi incominciamo, sia fruttuoso per la
evangelizzazione di questa sempre bella città…” per questo motivo ha chiesto poi la collaborazione e la
preghiera di tutti: “Prima che il Vescovo benedica il popolo io vi chiedo che voi pregate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo chiedendo la benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”.
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Tutti gli orari della Settimana Santa 2013
Nella settimana santa la chiesa celebra i misteri della salvezza portati a compimento da Cristo negli ultimi
giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme.
Per la sua centralità e per esprimere l’unità della Chiesa attorno al Vescovo, le celebrazioni del Triduo
Pasquale nel Centro Storico di Lucca avranno luogo solo in Cattedrale.
Nella Domenica di Pasqua, invece, l’orario delle SS. Messe è quello consueto
24 marzo Domenica delle Palme
Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione,
con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei,
andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna».
in S. Michele ore 10,00: Benedizione dell’olivo, Processione e S. Messa in Cattedrale
27 Mercoledì Santo
in Cattedrale: ore 17,30 S. Messa con la benedizione degli Olii Santi
La chiesa celebra ogni anno i grandi misteri dell’umana redenzione nello spazio di tempo chiamato
giustamente il «TRIDUO DEL SIGNORE CROCIFISSO, SEPOLTO E RISORTO» ed anche «TRIDUO PASQUALE» perché con la sua celebrazione è reso presente e si compie il mistero della Pasqua, cioè il passaggio del Signore da questo mondo al Padre. Con la celebrazione di questo mistero la chiesa, attraverso i segni liturgici e sacramentali, si associa in intima comunione a Cristo suo sposo.
28 Marzo Giovedì Santo
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica “nella Cena del Signore”
ore 21,00 in S. Michele in Foro: S. Messa
29 Marzo Venerdì Santo giorno di digiuno e di penitenza
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione della Passione del Signore
ore 20,45: Via Crucis da Piazza della Misericordia a S. Frediano
30 Marzo Sabato Santo giorno di penitenza
ore 21,30 in Cattedrale: Santa Veglia Pasquale
31 Marzo Domenica di Risurrezione
ore 10,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica (nelle altre chiese secondo l'orario festivo)
Confessioni
Giovedì 28 S. Michele in Foro: ore 08,30-12,00; ore 14,30 - 18,00
S. Leonardo in Borghi: ore 08,30 – 11,30
Venerdì 29 S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
Sabato 30 S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
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giorni della sua vita, a cominciare dal suo ingresso messianico in Gerusalemme.
Per la sua centralità e per esprimere l’unità della Chiesa attorno al Vescovo, le celebrazioni del Triduo
Pasquale nel Centro Storico di Lucca avranno luogo solo in Cattedrale.
Nella Domenica di Pasqua, invece, l’orario delle SS. Messe è quello consueto
24 marzo Domenica delle Palme
Fin dall’antichità si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme con la solenne processione,
con cui i cristiani celebrano questo evento, imitando le acclamazioni e i gesti dei fanciulli ebrei,
andati incontro al Signore al canto dell’«Osanna».
in S. Michele ore 10,00: Benedizione dell’olivo, Processione e S. Messa in Cattedrale
27 Mercoledì Santo
in Cattedrale: ore 17,30 S. Messa con la benedizione degli Olii Santi
La chiesa celebra ogni anno i grandi misteri dell’umana redenzione nello spazio di tempo chiamato
giustamente il «TRIDUO DEL SIGNORE CROCIFISSO, SEPOLTO E RISORTO» ed anche «TRIDUO PASQUALE» perché con la sua celebrazione è reso presente e si compie il mistero della Pasqua, cioè il passaggio del Signore da questo mondo al Padre. Con la celebrazione di questo mistero la chiesa, attraverso i segni liturgici e sacramentali, si associa in intima comunione a Cristo suo sposo.
28 Marzo Giovedì Santo
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica “nella Cena del Signore”
ore 21,00 in S. Michele in Foro: S. Messa
29 Marzo Venerdì Santo giorno di digiuno e di penitenza
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione della Passione del Signore
ore 20,45: Via Crucis da Piazza della Misericordia a S. Frediano
30 Marzo Sabato Santo giorno di penitenza
ore 21,30 in Cattedrale: Santa Veglia Pasquale
31 Marzo Domenica di Risurrezione
ore 10,30 in Cattedrale: Celebrazione Eucaristica (nelle altre chiese secondo l'orario festivo)
Confessioni
Giovedì 28 S. Michele in Foro: ore 08,30-12,00; ore 14,30 - 18,00
S. Leonardo in Borghi: ore 08,30 – 11,30
Venerdì 29 S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
Sabato 30 S. Michele e S. Leonardo: ore 08,30-12,00; ore 14,30 – 18,00
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VISITA E BENEDIZIONE ALLE FAMIGLIE - 8a settimana
L’itinerario completo è affisso nelle chiese ed è possibile scaricarlo dal primo link del menù a fianco "Benedizioni 2013 "Scarica/Sfoglia il calendario completo"
Inizio ore 14,30
11 Lunedì 1°: P.za e Via S. Maria Corteorlandini, Via del Lore-to, Via Tegrimi, Piazza Cittadella, Corte S. Lorenzo, Via di Poggio
11 Lunedì 2° : Via della Colombaia, Via della Stufa (tutta)
12 Martedì 1°: Via Burlamacchi dal n° 25 al n° 40 (da via S. Paolino a piazza S. Matteo), Piazza S. Matteo, Vicolo del Fico
12 Martedì 2° : Via Beccheria, Vic. della Posta, Vicolo dello Stellino, Corte del Pesce, Via Pescheria, C. Pozzotorelli, Via Volta Paoli
13 Mercoledì 1°: C. dell’Angelo, Piazza S. Giusto, Via Cenami
13 Mercoledì 2°: Piazza XX Settembre, Corte Paoli, Via VittorioVeneto (tutta) Via del Sasso, Piazza del Giglio, Corte Nieri
14 Giovedì 1°: Via Burlamacchi tutti i numeri dal n° 1 al n° 30, Vicolo della Croce di Malta, Vicolo , Piazza e Via S. Pierino
14 Giovedì 2°: Via Vittorio Emanuele, Piazza Napoleone
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Inizio ore 14,30
11 Lunedì 1°: P.za e Via S. Maria Corteorlandini, Via del Lore-to, Via Tegrimi, Piazza Cittadella, Corte S. Lorenzo, Via di Poggio
11 Lunedì 2° : Via della Colombaia, Via della Stufa (tutta)
12 Martedì 1°: Via Burlamacchi dal n° 25 al n° 40 (da via S. Paolino a piazza S. Matteo), Piazza S. Matteo, Vicolo del Fico
12 Martedì 2° : Via Beccheria, Vic. della Posta, Vicolo dello Stellino, Corte del Pesce, Via Pescheria, C. Pozzotorelli, Via Volta Paoli
13 Mercoledì 1°: C. dell’Angelo, Piazza S. Giusto, Via Cenami
13 Mercoledì 2°: Piazza XX Settembre, Corte Paoli, Via VittorioVeneto (tutta) Via del Sasso, Piazza del Giglio, Corte Nieri
14 Giovedì 1°: Via Burlamacchi tutti i numeri dal n° 1 al n° 30, Vicolo della Croce di Malta, Vicolo , Piazza e Via S. Pierino
14 Giovedì 2°: Via Vittorio Emanuele, Piazza Napoleone
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"In cammino" in prima pagina questa settimana."
TUTTO IN UN ABBRACCIO
Siamo a metà del cammino quaresimale e si staglia davanti a noi la misericordia dolcissima incarnata nella persona di un padre. “Un padre aveva due figli; il più piccolo disse. “dammi la parte di patrimonio che mi spetta…” Quante volte è risuonata ai nostri orecchi questa vicenda improbabile, eppur verissima.... Dove si trova infatti un padre che ha tali sentimenti? Eppure...se non lo incontriamo come si fa a vivere?
Proviamo a riflettere ripensando il nostro rapporto con il padre. Ricordiamo gli inevitabili conflitti, allontana-
menti e ritorni e anche sull’amore sperimentato da ambedue le parti, il figlio ed il padre. Forse non siamo mai usciti di casa, ma la conflittualità senz’altro in un modo o nell’altro si è manifestata. In una maniera o nell’altra tutti noi abbiamo vissuto l’esperienza del conflitto e del perdono in famiglia ed è proprio questa esperienza umana il punto di partenza per riconoscere ed accogliere il perdono di Dio.
L'esperienza del perdono è l'esperienza della vita interiore rigenerata, della relazione che ritrova il suo alveo
più autentico e libero. Il perdono - afferma G. Ravasi - «suppone proprio un cancellare il ricordo del male ricevuto».
Tuttavia, pacificare la memoria, continuare a donare amore anche a chi ci ha ferito, sperando ardentemente nel suo ritorno, non è un vissuto semplice e scontato. Spesso, perdonare torti o offese subite ci sembra impossibile. L'amore misericordioso del padre della parabola dovrebbe essere il nostro riferimento costante. Al figlio della parabola che ritorna, con nel cuore le parole da dire, non vengono chieste spiegazioni, giustificazioni. Egli non è costretto ad ascoltare domande o risentite recriminazioni. Il perdono che riceve è tutto in un abbraccio. Come dice E. Bianchi: “il perdono non nasce dalla conversione di colui che ha offeso, ma dalla conversione di colui che ha ricevuto l'offesa”. Cristo ha fatto così.
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Siamo a metà del cammino quaresimale e si staglia davanti a noi la misericordia dolcissima incarnata nella persona di un padre. “Un padre aveva due figli; il più piccolo disse. “dammi la parte di patrimonio che mi spetta…” Quante volte è risuonata ai nostri orecchi questa vicenda improbabile, eppur verissima.... Dove si trova infatti un padre che ha tali sentimenti? Eppure...se non lo incontriamo come si fa a vivere?
Proviamo a riflettere ripensando il nostro rapporto con il padre. Ricordiamo gli inevitabili conflitti, allontana-
menti e ritorni e anche sull’amore sperimentato da ambedue le parti, il figlio ed il padre. Forse non siamo mai usciti di casa, ma la conflittualità senz’altro in un modo o nell’altro si è manifestata. In una maniera o nell’altra tutti noi abbiamo vissuto l’esperienza del conflitto e del perdono in famiglia ed è proprio questa esperienza umana il punto di partenza per riconoscere ed accogliere il perdono di Dio.
L'esperienza del perdono è l'esperienza della vita interiore rigenerata, della relazione che ritrova il suo alveo
più autentico e libero. Il perdono - afferma G. Ravasi - «suppone proprio un cancellare il ricordo del male ricevuto».
Tuttavia, pacificare la memoria, continuare a donare amore anche a chi ci ha ferito, sperando ardentemente nel suo ritorno, non è un vissuto semplice e scontato. Spesso, perdonare torti o offese subite ci sembra impossibile. L'amore misericordioso del padre della parabola dovrebbe essere il nostro riferimento costante. Al figlio della parabola che ritorna, con nel cuore le parole da dire, non vengono chieste spiegazioni, giustificazioni. Egli non è costretto ad ascoltare domande o risentite recriminazioni. Il perdono che riceve è tutto in un abbraccio. Come dice E. Bianchi: “il perdono non nasce dalla conversione di colui che ha offeso, ma dalla conversione di colui che ha ricevuto l'offesa”. Cristo ha fatto così.
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VISITA E BENEDIZIONE ALLE FAMIGLIE - 7a settimana
L’itinerario completo è affisso nelle chiese ed è possibile scaricarlo dal primo link del menù a fianco "Benedizioni 2013 "Scarica/Sfoglia il calendario completo"
Inizio ore 14,30
04/03 Lunedì 1°: Via degli Angeli, Via S. Giorgio dal n° 4
04/03 Lunedì 2° : Via S. Giorgio Numeri pari dispari dal n° 112
05/03 Martedì 1°: Via Fillungo Numeri dispari dal n. 1 al 237
05/03 Martedì 2° : Via Fillungo Numeri pari dal n° 2 al n° 228
06/03 Mercoledì 1°: Via Roma, Corte Sbarra, P.za S. Michele, Corte delle Uova, Chiasso Barletti, Via S. Lucia
06/03 Mercoledì 2° : Via Santa Giustina dal n° 1, pari e dispari
07/03 Giovedì 1°: Via del Moro, Corte Morovelli, Piazza S. Salvatore
07/03 Giovedì 2° : Via Buia, Corte Pini, Via Calderia, Corte Portici
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Inizio ore 14,30
04/03 Lunedì 1°: Via degli Angeli, Via S. Giorgio dal n° 4
04/03 Lunedì 2° : Via S. Giorgio Numeri pari dispari dal n° 112
05/03 Martedì 1°: Via Fillungo Numeri dispari dal n. 1 al 237
05/03 Martedì 2° : Via Fillungo Numeri pari dal n° 2 al n° 228
06/03 Mercoledì 1°: Via Roma, Corte Sbarra, P.za S. Michele, Corte delle Uova, Chiasso Barletti, Via S. Lucia
06/03 Mercoledì 2° : Via Santa Giustina dal n° 1, pari e dispari
07/03 Giovedì 1°: Via del Moro, Corte Morovelli, Piazza S. Salvatore
07/03 Giovedì 2° : Via Buia, Corte Pini, Via Calderia, Corte Portici
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AGENDA PARROCCHIALE dal 03 marzo 2013
Benedizioni 2013 "Scarica/Sfoglia il calendario completo"
---
04 Lunedì ore 21,00 nella chiesa di S. Leonardo: preghiera di intercessione per gli ammalati
05 Martedì ore 10,00 in cattedrale: S. Messa in suffragio di Mons. E. Bartoletti Arcivescovo
ore 21,00 in S. Pierino: incontro per i catechisti
07 Giovedì ore 21,00 in S. Pierino: incontro per le famiglie che si sono formate negli ultimi anni
08 Venerdì giorno di penitenza e di astinenza dalle carni
ore 15,30 nella chiesa della SS.ma Trinità: Preghiamo valorizzando la sofferenza
ore 18,00 nel salone dell’Arcivescovato: incontro con il prof. M. Magatti: “Il ruolo dei Laici cattolici nella Chiesa e nel mondo”
In S. Leonardo in Borghi:
ore 08,40: Lodi e S. Messa
ore 16,30, disponibilità per le confessioni
ore 17,30: Via Crucis, ore 18,00, S. Messa
ore 21,00 a S. Donato: Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo con le parrocchie della Zona Urbana
09 Sabato ore 18,00 nella chiesa di S. Giusto: “4 parole” con fratel Arturo Paoli: RINASCITA
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04 Lunedì ore 21,00 nella chiesa di S. Leonardo: preghiera di intercessione per gli ammalati
05 Martedì ore 10,00 in cattedrale: S. Messa in suffragio di Mons. E. Bartoletti Arcivescovo
ore 21,00 in S. Pierino: incontro per i catechisti
07 Giovedì ore 21,00 in S. Pierino: incontro per le famiglie che si sono formate negli ultimi anni
08 Venerdì giorno di penitenza e di astinenza dalle carni
ore 15,30 nella chiesa della SS.ma Trinità: Preghiamo valorizzando la sofferenza
ore 18,00 nel salone dell’Arcivescovato: incontro con il prof. M. Magatti: “Il ruolo dei Laici cattolici nella Chiesa e nel mondo”
In S. Leonardo in Borghi:
ore 08,40: Lodi e S. Messa
ore 16,30, disponibilità per le confessioni
ore 17,30: Via Crucis, ore 18,00, S. Messa
ore 21,00 a S. Donato: Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo con le parrocchie della Zona Urbana
09 Sabato ore 18,00 nella chiesa di S. Giusto: “4 parole” con fratel Arturo Paoli: RINASCITA
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"In cammino" in prima pagina questa settimana."
Abbiamo ancora negli occhi, e tanto più nel cuore, le
immagini del portone del palazzo di Castel Gandolfo che si sono chiuse; alle ore 20,00 di giovedì 28 febbraio 2013, le
Guardie Svizzere, dopo aver smontato dal servizio, hanno appeso le alabarde e ad esse sono subentrati membri della Gendarmeria Pontificia. Un evento decisivo e storico si è compiuto
sotto gli occhi di milioni di persone: il papa Benedetto XVI ha
concluso il suo “ministero petrino” iniziando il suo cammino di
pellegrino verso il “monte della preghiera” così come
aveva avuto modo di dire qualche giorno fa. Queste le sue
parole di commiato: "Voi sapete che questo giorno mio è diverso da quelli precedenti; non sono più Pontefice Sommo
della Chiesa cattolica: fino alle otto di sera lo sarò ancora, poi
non più. Sono semplicemente un pellegrino che inizia l'ultima
tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei ancora..., Ma vorrei ancora - ha ripreso dopo essere stato interrotto dagli applausi - con il mio cuore, con il mio amore, con la
mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze
interiori, lavorare per il bene comune e il bene della
Chiesa e dell'umanità. E mi sento molto appoggiato dalla
vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. …. Grazie a voi tutti".
All’inizio del pontificato si era definito “umile servitore della vigna del Signore”: in otto anni di ministero ha dispensato parole di verità non solo come raffinato teologo, ma soprattutto come “padre buono e premuroso” che indica la strada della vita.
Nel suo discorso di commiato il 27/02/2013 ha ribadito: “Siamo nell’Anno della fede, che ho voluto per rafforzare proprio la nostra fede in Dio in un contesto che sembra metterlo sempre più in secondo piano. Vorrei invitare tutti a rinnovare la ferma fiducia nel Signore, ad affidarci come bambini nelle braccia di Dio, certi che quelle braccia ci sostengono sempre e sono ciò che ci permette di camminare ogni giorno, anche nella fatica. Sì, siamo contenti per il dono della fede; è il bene più prezioso, che nessuno ci può togliere! … Dio ci ama, ma attende che anche noi lo amiamo!”
All’inizio del pontificato si era definito “umile servitore della vigna del Signore”: in otto anni di ministero ha dispensato parole di verità non solo come raffinato teologo, ma soprattutto come “padre buono e premuroso” che indica la strada della vita.
Nel suo discorso di commiato il 27/02/2013 ha ribadito: “Siamo nell’Anno della fede, che ho voluto per rafforzare proprio la nostra fede in Dio in un contesto che sembra metterlo sempre più in secondo piano. Vorrei invitare tutti a rinnovare la ferma fiducia nel Signore, ad affidarci come bambini nelle braccia di Dio, certi che quelle braccia ci sostengono sempre e sono ciò che ci permette di camminare ogni giorno, anche nella fatica. Sì, siamo contenti per il dono della fede; è il bene più prezioso, che nessuno ci può togliere! … Dio ci ama, ma attende che anche noi lo amiamo!”
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