"In cammino" in prima pagina questa settimana.


GIOVANNI, LA VOCE

Il periodo di avvento per noi cristiani è un periodo di attesa di Qualcuno che trasformi la nostra vita. Come ogni attesa, necessita di preparazione, di predisposizione all'accoglienza e, se necessario, di cambiamento interiore. Ciò è più facile se una guida spirituale ci aiuta in questo cammino.
La figura di Giovanni Battista, che la liturgia ci propone in questa domenica, diventa monito ed esempio per chi si assume la responsabilità di accompagnatore nella nuova via di conversione. Da lui siamo invitati a riflettere su due aspetti; siamo più o meno pronti ad accogliere Colui che ci salva?
Inoltre: siamo in grado, come il Battista, di "preparare qualche strada" perché anche altri sentano il bisogno di conoscere Dio? Con la sua vita Giovanni Battista ci invita a riflettere se quanto facciamo come cittadini, come cristiani e come operatori pastorali sia di aiuto e di consolazione a quanti decidono di percorrere il nostro stesso cammino.
Avviene, anche da noi, che diverse persone accettano con entusiasmo proposte che li conducono ad accompagnare altri: nel diventare cristiani, nel seguire lo sviluppo e l’approfondimento della fede, nell’esprimere un servizio o un atteggiamento di carità: tutte quelle attività, insomma, che si vivo-
no all’interno di una parrocchia. Dopo l’entusiasmo iniziale si scoprono le difficoltà. E’ qui che Giovanni Battista ci guida.
Ci fa comprendere che esercitare il servizio che ci è stato richiesto scaturisce dal battesimo e dalla confermazione e poi viene successivamente rafforzato dalla Grazia di Dio perché noi possiamo essere “profeti”.
Ma... profeti di cosa? Profeti di una quotidianità vissuta alla luce della fede, di un progetto di vita vissuto senza inganno, in modo chiaro, leale, coerente e giusto. La Parola scese su Giovanni Battista anche se uomo semplice, forse anche un po' rude ma sicuramente radicale e coerente nel suo stile di vita. L'esperienza di colui, che ha percorso strade e deserti perché altri si "innamorassero" di Dio, ci ricorda che è anche
con la nostra vita che possiamo far si che altri si innamorino di Cristo per giungere all’incontro con Lui.

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