TI AMO DA MORIRE
“Ti amo da morire!”. E’ frase degli innamorati, le parole che esprimono un sentimento di comunione talmente grande dell’uno verso l’altra che porta i due ad essere una sola realtà, dimenticando le loro singole individualità.
Anche Gesù ripete questa frase. Per ciascuno di noi.
Nonostante i nostri limiti e le nostre colpe. La dice con la sua vita offerta per noi. Già all’inizio del racconto pasquale l’evangelista Giovanni ci introduce in questa ottica: “Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
”Egli ama i “suoi”, ciascuno di noi, di un amore perfetto, unico, incondizionato, totale e radicale. Fino a donare la sua Vita. Tutto questo lo fa perché, egli dice, “perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.
Il sacramento dell’Eucaristia è il compendio dell’amore di Gesù che ci è stato donato. Come affermava Benedetto XVI rivolgendosi ai bambini che si preparavano alla Messa di prima Comunione, essa “Serve per trovare il centro della vita. Noi la viviamo in mezzo a tante cose. E le persone che non vanno in chiesa non sanno che a loro manca proprio Gesù. Sentono però che manca qualcosa nella loro vita. Se Dio resta assente nella mia vita, se Gesù è assente dalla mia vita, mi manca una guida, mi manca una amicizia
essenziale, mi manca anche una gioia che è importante per la vita. La forza anche di crescere come uomo, di superare i miei vizi e di maturare umanamente. Quindi, non vediamo subito l'effetto dell'essere con Gesù quando andiamo alla Comunione; lo si vede col tempo.Come anche, nel corso delle settimane, degli anni, si sente sempre più l'assenza di Dio, l'assenza di Gesù. È una lacuna fondamentale e distruttiva”.
Accompagniamo perciò, con la preghiera e la testimonianza di una bella partecipazione alla Eucaristia Festiva i nostri bambini. Con loro ringraziamo il Signore che ci chiama a vivere nella sua amicizia cercando di vivere una vita “pulita”, libera dal male. E rendiamoci conto dei gravi gesti di profanazione verso l’Eucaristia compiuti negli ultimi giorni.
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“Ti amo da morire!”. E’ frase degli innamorati, le parole che esprimono un sentimento di comunione talmente grande dell’uno verso l’altra che porta i due ad essere una sola realtà, dimenticando le loro singole individualità.
Anche Gesù ripete questa frase. Per ciascuno di noi.
Nonostante i nostri limiti e le nostre colpe. La dice con la sua vita offerta per noi. Già all’inizio del racconto pasquale l’evangelista Giovanni ci introduce in questa ottica: “Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.
”Egli ama i “suoi”, ciascuno di noi, di un amore perfetto, unico, incondizionato, totale e radicale. Fino a donare la sua Vita. Tutto questo lo fa perché, egli dice, “perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.
Il sacramento dell’Eucaristia è il compendio dell’amore di Gesù che ci è stato donato. Come affermava Benedetto XVI rivolgendosi ai bambini che si preparavano alla Messa di prima Comunione, essa “Serve per trovare il centro della vita. Noi la viviamo in mezzo a tante cose. E le persone che non vanno in chiesa non sanno che a loro manca proprio Gesù. Sentono però che manca qualcosa nella loro vita. Se Dio resta assente nella mia vita, se Gesù è assente dalla mia vita, mi manca una guida, mi manca una amicizia
essenziale, mi manca anche una gioia che è importante per la vita. La forza anche di crescere come uomo, di superare i miei vizi e di maturare umanamente. Quindi, non vediamo subito l'effetto dell'essere con Gesù quando andiamo alla Comunione; lo si vede col tempo.Come anche, nel corso delle settimane, degli anni, si sente sempre più l'assenza di Dio, l'assenza di Gesù. È una lacuna fondamentale e distruttiva”.
Accompagniamo perciò, con la preghiera e la testimonianza di una bella partecipazione alla Eucaristia Festiva i nostri bambini. Con loro ringraziamo il Signore che ci chiama a vivere nella sua amicizia cercando di vivere una vita “pulita”, libera dal male. E rendiamoci conto dei gravi gesti di profanazione verso l’Eucaristia compiuti negli ultimi giorni.
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