"In cammino" in prima pagina questa settimana.

GUIDE PER CONDURRE ALL’INCONTRO

Dopo le celebrazioni della “manifestazione” del Signore, anche noi, di domenica in domenica, ci mettiamo al seguito di Gesù per riconoscere le coordinate che ci rendono suoi discepoli di modo che, sostenuti dallo Spirito, sappiamo seguirlo.
E’ una pluralità volti quella che oggi ci vengono incontro: Samuele, innanzitutto; e, con lui, Giovanni, Andrea, Simone...fino a Paolo di Tarso. Si sono decisi a seguire il Signore che hanno riconosciuto come dono prezioso per la loro esistenza. Questo è stato l’approdo: prima di divenire discepoli, sono dovuti scendere nel profondo di se stessi per “conoscersi”, per portare alla luce le loro aspettative, per trovare la loro identità. Solo in seguito ad un attento discernimento hanno iniziato a percorrere la strada dell’essere discepoli. Samuele ha sentito risuonare il suo nome diverse volte; ad Andrea e all’altro discepolo è stato chiesto “che cosa cercate?”; Simone, addirittura si è visto cambiare il nome per ricevere una nuova identità che poi gli ha reso possibile “confermare” i fratelli nella fede.
Il loro percorso, inoltre, è stato possibile perché qualcuno è stato per loro guida indicatrice premurosa e attenta. Samuele non avrebbe conosciuto il Signore senza il sacerdoti Eli; e così pure Andrea, Giovanni e Simone senza il Battista.
Sono per noi suggerimenti preziosi. Non si può conoscere il Signore senza prima aver conosciuto se stessi; non si percorre la strada della fede senza una guida, non ci si incammina verso l’incontro con Cristo se qualcuno non ci ha fatto intravvedere un Amore da accogliere e da testimoniare.
Questo è il compito di una comunità cristiana. Condurre all’incontro e alla sequela di Cristo, aiutando a scavare nel pozzo profondo della propria interiorità per giungere a riconoscere che Gesù è la risposta profonda al nostro desiderio.

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