"In cammino" in prima pagina questa settimana.

Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio
Ci sembrano parole scontate quelle che risuonano al centro della proclamazione liturgica di questa domenica. Tutti noi, in una maniera o nell’altra, abbiamo sentito parlare del vangelo e spesso lo identifichiamo con un libro. Questo pensiero poi ci viene confermato ogni domenica quando ascoltiamo un brano del “vangelo secondo….Matteo, Marco, Luca o Giovanni”
Ma, domandiamoci: il vangelo è solo un’opera letteraria più o meno interessante e che, inevitabilmente, ci fa volgere al tempo passato? Non è forse da riscoprire l’accezione originaria della parola “VANGELO” nella sua dimensione profonda e sempre rinnovata di “annuncio di vittoria”, grido di gioia che proclama una “lieta notizia”, esperienza profonda che conduce ad una vita rinnovata?
Infatti il Vangelo di Gesù Cristo non è solo memoria degli avvenimenti del passato; ci riguarda personalmente. Entra nella nostra esistenza; annuncia che, a causa della persona di Cristo, ormai è iniziato un cammino di speranza dove si intravvede che la morte può essere superata, l’egoismo vinto, la chiusura dell’orgoglio infranta.
“Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero”. Egli dice: “Consolate, consolate il mio popolo…” C’è una esperienza di incontro da vivere: “Ecco il vostro Dio!” Si fa vicino a ciascuno di voi con tenerezza, sostenendo chi soffre, accompagnando chi è stanco: “Come un pastore egli fa pascolare il gregge, porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente”.
Le immagini dei profeti diventano certezza, in Gesù. Per noi. Oggi. Per tale motivo si annuncia l’ “inizio” del vangelo di Gesù Cristo. La salvezza, come possibilità di vita “buona” e “piena” è offerta a ciascuno, può rinnovarsi ogni giorno, se noi lo vogliamo. Si tratta di cambiare mentalità, di avere uno sguardo che percepisce la realtà in maniera nuova, per imparare a giudicare e a pensare non partendo sempre, e prima di tutto, da se stessi.

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