Riascoltiamo oggi l'episodio dei discepoli di Emmaus, affascinante per la pedagogia tutta particolare di Gesù, la pedagogia dell'incontro. Ci spiazza questo Gesù che «si avvicina e comincia a camminare» accanto all'uomo.
Il primo messaggio è chiaro: per incontrare l'altro, per incontrare mio marito, mia moglie, i miei figli, i miei colleghi, i miei vicini... ogni uomo, occorre avvicinarsi, rivolgergli la nostra attenzione, preoccuparci di lui
È necessario, dunque, distogliere lo sguardo da noi stessi e rivolgere le nostre attenzioni all'altro, per «avere un cuore che vede ed agire di conseguenza».
Ma non basta andare incontro all'altro e prestargli la nostra attenzione: occorre camminare insieme a lui. Non è facile camminare insieme, avere lo stesso passo,
attendere i tempi di chi ci sta accanto, porgere il nostro braccio decidere insieme la direzione.
Quante famiglie oggi non camminano più insieme, quanti giovani oggi non hanno un progetto di vita e non riescono a dare un senso alla loro vita, a "vedere oltre”, proprio come i discepoli di Emmaus?
E non; succede anche a noi di sentirci disorientati, confusi e amareggiati di fronte al vuoto morale, culturale, politico della nostra società?
Gesù non si perde d'animo: come allora si fa nostro compagno di cammino.
Dall'incontro al dialogo, dall'ascolto all'accompagnamento: questa è la pedagogia di Gesù, questo dev'essere il nostro stile. Uno stile capace di dialogare con chi la pensa diversamente da noi, uno stile che smorza i toni, che non usa atteggiamenti aggressivi, uno stile coerente con i valori cristiani.
Ogni dialogo comincia con l'ascoltare quanto l'altro ci vuole dire, comincia con il fare silenzio, con l'avere orecchie attente e disponibili.
Togliere gli auricolari dalle orecchie, spegnere la musica spesso assordante. Solo così possiamo cogliere il disagio di chi ci è accanto, accompagnare i nostri figli nelle loro difficoltà quotidiane, condividere i problemi del coniuge, dare conforto al collega sfiduciato, sostenere l'allievo emarginato.
Gesù infine apre gli occhi dei discepoli di Emmaus, insegna loro a leggere i segni dei tempi attraverso la spiegazione delle Scritture, fa ardere il loro cuore con lo spezzare del pane.
Share |
Il primo messaggio è chiaro: per incontrare l'altro, per incontrare mio marito, mia moglie, i miei figli, i miei colleghi, i miei vicini... ogni uomo, occorre avvicinarsi, rivolgergli la nostra attenzione, preoccuparci di lui
È necessario, dunque, distogliere lo sguardo da noi stessi e rivolgere le nostre attenzioni all'altro, per «avere un cuore che vede ed agire di conseguenza».
Ma non basta andare incontro all'altro e prestargli la nostra attenzione: occorre camminare insieme a lui. Non è facile camminare insieme, avere lo stesso passo,
attendere i tempi di chi ci sta accanto, porgere il nostro braccio decidere insieme la direzione.
Quante famiglie oggi non camminano più insieme, quanti giovani oggi non hanno un progetto di vita e non riescono a dare un senso alla loro vita, a "vedere oltre”, proprio come i discepoli di Emmaus?
E non; succede anche a noi di sentirci disorientati, confusi e amareggiati di fronte al vuoto morale, culturale, politico della nostra società?
Gesù non si perde d'animo: come allora si fa nostro compagno di cammino.
Dall'incontro al dialogo, dall'ascolto all'accompagnamento: questa è la pedagogia di Gesù, questo dev'essere il nostro stile. Uno stile capace di dialogare con chi la pensa diversamente da noi, uno stile che smorza i toni, che non usa atteggiamenti aggressivi, uno stile coerente con i valori cristiani.
Ogni dialogo comincia con l'ascoltare quanto l'altro ci vuole dire, comincia con il fare silenzio, con l'avere orecchie attente e disponibili.
Togliere gli auricolari dalle orecchie, spegnere la musica spesso assordante. Solo così possiamo cogliere il disagio di chi ci è accanto, accompagnare i nostri figli nelle loro difficoltà quotidiane, condividere i problemi del coniuge, dare conforto al collega sfiduciato, sostenere l'allievo emarginato.
Gesù infine apre gli occhi dei discepoli di Emmaus, insegna loro a leggere i segni dei tempi attraverso la spiegazione delle Scritture, fa ardere il loro cuore con lo spezzare del pane.
Share |
Nessun commento:
Posta un commento