DUE SORELLE
Il brano evangelico della risurrezione di Lazzaro suscita in noi diversi spunti di riflessione.
Un primo spunto riguarda il comportamento delle due sorelle Marta e Maria.
Entrambe hanno una fede sconfinata nell'amico Gesù: insieme decidono di chiamarlo in aiuto perché il fratello è ammalato, e tutte e due gli rivolgono le medesime parole di rammarico e in qualche modo di velato
rimprovero per il tardivo arrivo: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!».
Marta è più concreta e dimostra maggiore spirito di iniziativa: è lei che, quando apprende che Gesù sta venendo, decide di andargli incontro, conducendo poi a lui anche la sorella Maria; è ancora lei che, quando Gesù invita a togliere la pietra del sepolcro, interviene facendole notare che Lazzaro è morto già da quattro giorni; Maria, invece, preferisce e sceglie la silenziosa e fiduciosa attesa.
Un secondo importante spunto di riflessione è l'invito evangelico ad accogliere la sofferenza, la malattia e
la morte con serenità e addirittura con gioia.
È un invito difficile da accettare perché contrasta col nostroistinto di conservazione e col legittimo dolore per il distacco dalla persona amata; è anche difficile da comprendere perché la nostra fede non è illimitata e spesso vacilla di fronte a ciò che la ragione umana non sa spiegarsi. Ma è proprio la fede che deve farci confidare nella risurrezione dei corpi e nel ricongiungimento fra di noi e col Padre celeste; è la fede la luce di questo mondo cui si riferisce Gesù quando dice ai discepoli: «Se uno cammina di giorno non inciampa, perché vede la luce di questo mondo» (Gv 11,9).
Un terzo invito abbiamo colto nel vangelo odierno: quando si chiede qualcosa a Gesù non bisogna fargli
fretta e pretendere che ce la accordi subito. Anche qui interviene la fede: dobbiamo credere non solo che egli
accoglierà la nostra richiesta, ma anche che lo farà al momento più opportuno. Gesù, quando fu informato che
Lazzaro era ammalato, aspettò due giorni prima di intervenire, e fu contento di non essere stato là al momento della morte, affinché, messi di fronte al miracolo della risurrezione, i discepoli credessero.
Nessun commento:
Posta un commento