OFFRIRE LA SPERANZA
Ultimamente mons. Arcivescovo ha presentato le “Linee per l’anno pastorale 2010-2011”.
E’ questo un appuntamento che si ripete, da alcuni anni, la prima domenica di settembre e costituisce il punto di riferimento qualificato e normativo per le nostre comunità parrocchiali che in tal modo hanno la possibilità di vivere in maniera unitaria e progressiva l’essere discepoli di Gesù Cristo, cioè l’essere cristiani.
Continuando il cammino degli anni passati in cui sono stati richiamati i cardini della vita di ogni comunità adulta nella fede, evangelizzante e missionaria, il vescovo invita tutti a porre attenzione alla fede e alla sua
trasmissione alle nuove generazioni. Ciò vuol dire “mettere a fuoco” quali atteggiamenti e comportamenti una comunità cristiana deve mettere in atto perché l’incontro con Cristo, per bambini e per adulti, sia una realtà veramente significativa e non solo un fatto formale.
Si tratta così di cominciare a cambiare mentalità: non possiamo credere che i sacramenti dati ai bambini esauriscano il compito di una parrocchia.
Chi diventa cristiano ha necessità di incontrare uomini e donne che sanno “dare ragione” della speranza che è in loro; possano cioè comunicare che la loro vita è profondamente mutata in conseguenza della relazione con Gesù Risorto, accolto nella Parola, celebrato nei Sacramenti, servito nei Fratelli. E’ un cammino graduale che chiede il coinvolgimento delle famiglie e della Comunità Cristiana tutta.
Tutto questo non si improvvisa, ma si impara piano piano con la preghiera, la riflessione e il mettere in atto, in maniera progressiva, decisioni maturate comunitariamente.
Dobbiamo tutti, veramente, “rimboccarci le maniche”: chi vuol vivere da cristiano non può abbandonarsi a sterili lamenti, ma contribuire attivamente al cammino comune.
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