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MISTERO D’AMORE

La Trinità è un mistero che ci riempie di stupore e ci fa capire quanto siamo piccoli e incapaci di comprendere, anche minimamente, l'altezza e profondità del nostro Dio, uno in tre persone.
E ci viene in mente l'episodio di sant'Agostino il quale, meditando sul mistero della Trinità lungo la spiaggia, capisce che, come non si può rinchiudere tutta l'acqua del mare in una piccola buca, così Dio, infinitamente grande. non può essere pienamente compreso dalla nostra piccolissima mente.
Invochiamo perciò il dono dello Spirito che scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio, dono che non è premio per il nostro sentirci cristiani, ma aiuto per chi si sente piccolo e fragile. Il mistero resterà tale ma, forse, proprio per questo capace di attirarci e di far crescere in noi il desiderio di conoscere sempre di più la misericordia di Dio.
Ci aiutano ad entrare nel mistero della Trinità alcune bellissime parole di papa Ratzinger: «Dio non è solitudine infinita, ma comunione di luce e di amore, vita donata e ricevuta in un eterno dialogo tra il Padre e il Figlio nello Spirito Santo : Amante, Amato e Amore... Chi incontra il Cristo ed entra con lui in un rapporto di amicizia, accoglie la stessa comunione trinitaria nella propria anima, secondo la promessa di Gesù ai discepoli: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui"» (Gv, 14,23).
Solo nella relazione ci sentiamo vivi, solo il confronto e la condivisione ci permettono di crescere e di capire il mistero della vita.
Per questo la vita in famiglia è il luogo i n cui più di ogni altro possiamo sperimentare la condivisione con gli altri, anche se talora non mancano momenti di solitudine e di difficoltà.
È il luogo in cui possiamo essere e vivere "a somiglianza di Dio", dal momento che siamo stati stampati a immagine di lui che non è solitudine.

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