"In cammino" in prima pagina questa settimana.

L’AMORE RENDE ETERNI

«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri».
Questo comandamento è senz'altro nuovo in quanto annuncia l'amore incondizionato di Dio che si rivela in noi, ma è da sempre nel profondo del cuore dell'uomo che ha il bisogno primario di essere amato e di amare. L'inquietudine che vediamo intorno a noi e la ricerca spasmodica di sentirsi realizzati, che spesso ci ripiega su noi stessi nell'egoismo, non è altro che un bisogno inappagato di amore.
E questo in particolare nella nostra "società del benessere" ricca di tutto e così povera di relazioni.
Se ripensiamo a tutto l'amore, dono di Dio, che abbiamo dato e ricevuto, ci rendiamo conto che è stata la
cosa più importante nella nostra vita.
Pensiamo all'amore dei nostri genitori che ci hanno allevati, di chi ci ha aiutati a crescere nella fede, di chi a b biamo scelto come compagno della nostra vita, degli amici o anche soltanto di chi ci ha insegnato qualcosa.
Riviviamo l'amore di chi ci ha preceduto oltre la morte ed ora è ancora con noi per aiutarci, in una relazione di affetto che nemmeno la morte può spezzare.
Ma fino al giorno in cui vedremo Dio "faccia a faccia", noi siamo disorientati, disperati a volte, perché ci
sentiamo impotenti davanti a tutto il male che è intorno a noi e in noi. «Non sia turbato il vostro cuore». Ma spesso il nostro cuore è turbato e trema! «Vi do la mia pace».
Ma come rimanere in pace poiché ci mancano le mani per fare tutto? Ci manca la voce per farci ascoltare,
la parola per convincere, l'intelligenza per vedere oltre, la volontà per resistere, la forza per opporci, la sapienza per decidere…
Il Signore ha inviato lo Spirito Santo perché non abbiamo a sentirci soli, perché abbiamo una luce interiore e nessuna delle parole del Maestro venga dimenticata e perché noi crediamo che il Figlio è nel Padre e il Padre nel Figlio.

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