"In cammino" in prima pagina questa settimana.

CRISTIANI COME?

"Se ascoltaste oggi la sua voce! Non indurite il vostro cuore" (Sal 94,8).
Ancora una volta arriva l'invito di Dio ad ascoltare la sua voce, a non indurire il cuore; ancora una volta è l'inizio di un percorso quaresimale in cui siamo chiamati a fermarci, a sostare nel silenzio, a fare deserto nella nostra vita per ritrovare noi stessi e la voce di Dio dentro di noi.
Chi siamo, dove stiamo andando, dove vogliamo andare? Cosa abbiamo costruito in questi anni, cosa
vogliamo farne di quelli che ci restano?
Ci sentiamo poveri, insoddisfatti, incapaci di vivere con pienezza l'oggi alla luce della parola di Dio, chiusi al soffio dello Spirito e prigionieri della preoccupazione riguardo al futuro dei nostri figli (ma non di solo pane vive l'uomo), tentati dal desiderio di prestigio (il dominio sui regni del mondo) e dall'idea di un Dio da invocare perché realizzi i nostri desideri (come la richiesta gratuita di un miracolo).
Sentiamo però che Gesù ci è vicino in questa nostra fragilità, lui che, uscito dalle acque del Giordano, dopo i tanti anni trascorsi a Nazareth, si ritira nel deserto per capire fino in fondo la solitudine dell'uomo, per  ripercorrere il cammino di Israele, per sentire i morsi della fame e della sete, per essere tentato dal male.
Il diavolo ora gli indica la strada più semplice e ovvia, che Gesù rifiuta scegliendo la strada dell'amore senza riserve, fino all'offerta di sé nel Getsemani, quando il diavolo tornerà per dirgli che la sua missione è fallita, che è stato sconfitto.
E invece sarà la morte ad essere sconfitta e con essa il male e il peccato.
Anche noi vogliamo fermarci per chiederci che cristiani, che uomini e che donne vogliamo essere, per dare più autenticità alla nostra vita. Che questi giorni siano occasione di conversione, alla luce della parola di Dio.

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