"In cammino" in prima pagina questa settimana.

IL FIGLIO OBBEDIENTE E DONATO

In questo giorno, inizio della settimana santa, si celebra la domenica delle Palme.
Ricordiamo e riviviamo l'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, accolto da una folla osannante che però, pochi giorni dopo, griderà: "Crocifiggilo!".
Per questo, oggi viene letto il racconto della Passione: viene letto per non dimenticare che il vero
trono del Cristo sarà la croce, sulla quale verrà mostrato a tutti il vero volto di Dio e il vero volto del Messia, da lui inviato nel mondo.
Ma, come ci appare Gesù nel racconto della sua Passione secondo Marco?
Nella Passione, Gesù continua ad essere il Figlio di Dio e continua a comportarsi così. Gesù è il Figlio che resta fedele al Padre ascoltando la sua parola, trovando in essa un sicuro punto di riferimento anche per questi momenti di sofferenza e di dolore.
Gesù è il Figlio che resta unito al Padre attraverso la preghiera, che è stata una costante di tutta la sua vita, nella convinzione che, per compiere bene la sua missione, non doveva venire meno alla comunione con il Padre.
Gesù è il Figlio di Dio che si consegna disarmato nelle mani degli uomini, rispondendo al male con il bene, vincendo l'odio con l'amore, la mitezza, il perdono.
Gesù è il Testimone fedele che non può nascondere la sua identità di Figlio di Dio.
Rivela apertamente davanti al Sinedrio di essere "il Cristo, il Figlio del Benedetto".
Lo dice con le sue parole, ma lo dice anche con il suo silenzio. Così, davanti a Pilato che lo
invita a discolparsi dalle accuse portate contro di Lui, Gesù non dice più nulla, ma lascia che la volontà di Dio si compia.
Sulla croce Gesù ci appare nel suo vero volto.
Infatti, è la croce che lo rivela come Figlio di Dio e lo rivela a chi sa guardare ad essa senza pregiudizi, senza aspettarsi di vedere un Dio costruito a suo piacimento.

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