BENEDIZIONI FAMIGLIE 2009

Continuano le Benedezioni delle famiglie secondo il caldendario che potete sfogliare e consultare QUI.

IL MESE DI MAGGIO

Il mese di maggio è l’occasione per rendere omaggio alla Madre di Dio, Maria.
Il tempo pasquale che stiamo vivendo ci aiuta a comprendere il Mistero di Cristo Risorto per attendere con Maria il dono dello Spirito a Pentecoste.
Oltre alla preghiera familiare proponiamo alcuni momenti comunitari:
ogni giorno nel Santuario di Nostra Signora a S. Leonardo in Borghi e nella Chiesa di S. Giusto; ogni settimana riproponiamo il pellegrinaggio ad alcune immagini di Maria venerate a Lucca; desideriamo anche vivere qualche incontro nelle zone.

Stiamo preparando il programma che sarà comunicato quanto prima.

SABATO 02 MAGGIO 2008

NON ci sarà l’incontro di catechesi per i ragazzi.

ore 17,30: S. Messa vigiliare in S. Frediano

VENERDI 01 MAGGIO 2009

S. Giuseppe artigiano Festa dei lavoratori


Festa liturgica di S. Zita

Basilica di S. Frediano

Domenica 26
ore 10,30: S. Messa con il pellegrinaggio delle API COLF di Roma;
ore 12,00: S. Messa

Lunedì 27
ore 08,00, 09,30, 10,30, 16,00: S. Messa
ore 18,00: S. Messa presieduta da Mons. Arcivescovo


"In cammino" in prima pagina questa settimana.

TESTIMONI DI PACE

Guardate le mani e i piedi...
I due discepoli di Emmaus, tornati in città, vanno
subito dagli altri discepoli; ma, mentre stanno ancora
raccontando il loro incontro con Gesù, Lui stesso appare
in mezzo a loro e dice: "Pace a voi!". È questo il saluto
che il Cristo risorto rivolge ai suoi discepoli, in tutte le
apparizioni pasquali. Esso, però, non è solo una parola,
ma è una realtà viva ed efficace: è il dono pasquale per
eccellenza. Per gli uomini, pace è assenza di guerra, è
tregua fra due avversari: una tregua spesso fragile,
destinata a cadere di fronte alle prime difficoltà... La pace
di Cristo risorto, invece, è pienezza, "pienezza di vita",
come dice il termine ebraico shalom. È pienezza di vita
attraverso di Lui, che ha affrontato e vinto la morte e,
così, dà un senso anche alla morte umana; è pienezza di
vita attraverso di Lui che, sperimentando la sofferenza e il
dolore, ci ha manifestato l'amore di Dio e ci ha dato la
possibilità di vivere con fede i momenti difficili della
nostra esistenza. Dopo aver confermato la sua identità,
mostrando le mani e i piedi e mangiando del pesce
davanti a loro, Gesù affida ai discepoli il compito di farsi
strumenti del suo perdono, predicando a tutte le genti
"la conversione e il perdono dei peccati". È questo il
grande dono che Gesù fa a tutti i popoli, a tutti coloro che
accolgono il suo appello alla conversione e cercano di
cambiare vita.
Testimoni dell’amore
Anche a noi, discepoli di oggi, come a quelli di
duemila anni fa, Gesù chiede di diffondere il suo appello
alla conversione, testimoniando anzitutto la sua volontà
di salvare tutti i popoli. Possiamo fare questo con gesti
di accoglienza, di carità, di solidarietà verso le persone
che incontriamo, anche se differenti da noi nella
condizione sociale, nella cultura, nella religione...
Il prossimo che siamo chiamati ad amare, infatti,
non sono solo i cristiani, i compaesani, i connazionali.

"In cammino" in prima pagina questa settimana.

IL CROCIFISSO E’ RISORTO!

“Otto giorni dopo….” : da 2000 anni è lo “stesso
giorno, il primo dopo il sabato”, in cui Cristo Risorto si
rivela Signore del tempo e dello spazio.
Soprattutto Gesù si rivela Signore del cuore
umano: riunisce assieme i discepoli perché nonostante
l’egoismo possano imparare a praticare la comunione dei
bene; li aiuta anche a superare la paura del confronto
per divenire capaci di annunziare la sua Risurrezione e,
con essa, la possibilità di una vita più completa.
Dall’inizio della Chiesa i cristiani hanno compreso
che celebrare la Domenica, il giorno del Signore, li
conduceva a costituirsi come comunità di discepoli, a
vivere da persone pacificate, resi annunciatori di una
speranza che trasforma dal di dentro la storia e le
vicende umane. Tante cose sono cambiate; ma per
grazia di Dio, almeno fin’ora, non è venuta meno
l’obbedienza dei fedeli alla convocazione domenicale con
Cristo. Oggi, purtroppo, si sta passando dalla “domenica”
al “week end”, dal “Giorno del Signore” da vivere nella
pacificazione e nella comunione, al giorno del “tempo
vuoto” da riempire di dissipazione, ovvero di altro vuoto.
Eppure, così ci ricordano i nostri vescovi. “per la
comunicazione del Vangelo è e rimane essenziale la
comunità di coloro che con regolarità si riuniscono per
fare memoria del Signore e celebrare l’Alleanza nel suo
corpo e nel suo sangue” (CVMC 47). Proviamo allora a
domandarci: come far si che la Domenica, il Giorno del
Signore, costituisca il centro della vita della comunità
parrocchiale? Come curare celebrazioni eucaristiche per
renderle capaci di esprimere la fede? Come camminare verso
una evangelizzazione che anche (e soprattutto) nel giorno
festivo raccolga insieme piccoli e grandi, genitori e figli, che
desiderano vivere da discepoli di Gesù?
Una piccola esperienza a questo riguardo la viviamo in
questa domenica: un nutrito numero di famiglie, genitori e
figli, passano assieme una giornata per riflettere.

IL VANGELO DEL GIORNO

Da oggi puoi leggerlo anche sul nostro blog.
Clicca su "il Vangelo del giorno" (nella foto sotto evidenziato in verde): lo trovi proprio sotto l'agenda parrocchiale nel menù qui a fianco.



Si aprirà accanto (come vedi nella foto sopra che puoi ingrandire cliccandoci sù) una piccola finestra rettangolare dove potrai tranquillamente leggerlo o ascoltarlo.

n.20 SFOGLIALO online!



"In cammino" in prima pagina questa settimana.

IL CROCIFISSO E’ RISORTO!

Il lieto annuncio. "Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto".
Nella domenica di Pasqua, l'evangelista Marco ci fa ascoltare questo annuncio ricco di speranza e di vita: un annuncio che è davvero un "vangelo", cioè un lieto messaggio che illumina la nostra vita.
Anzitutto, ci viene detto chi è risorto: è risorto "Gesù Nazareno". Questo annuncio, quindi, non riguarda una fantasia o un fantasma, ma riguarda un uomo in carne e ossa, che ha vissuto in un tempo e in un luogo ben pre-ciso, che si è presentato come il Messia di Dio.
Inoltre, ci viene detto che Gesù è risorto dopo essere morto davvero, appeso alla croce: "il crocifisso è risorto".
È risorto colui che era morto in quel modo ignominioso e incomprensibile, vittima dell'odio e del rifiuto degli uomini; abbandonato da tutti, compresi gli amici più cari.
Ma, soprattutto, ci viene detto che tutto ciò è avvenuto per opera di Dio: Gesù è risorto, o meglio: "è stato risuscitato" da Dio, suo Padre. Con questo gesto, quindi, Dio riconosce in Gesù il suo Figlio, il suo Messia; approva e conferma tutte le sue parole, tutte le sue azioni, ciò che egli ha fatto lungo la sua esistenza terrena; annuncia ad ogni uomo il senso della sua morte sulla croce. Gesù non è morto come un malfattore, non è stato abbandonato da Dio; ma è morto come
Figlio obbediente al Padre, sacrificio di salvezza per il mondo intero.
È questo il significato dell'annuncio pasquale che risuona, oggi, per tutti noi. Un annuncio che un giovane in bianche vesti rivolge alle donne, che si erano recate al sepolcro per ungere e profumare il corpo di Gesù. Gli apostoli erano fuggiti tutti, temendo forse di fare la stessa fine del Maestro; invece, queste donne - che "quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano" -, erano rimaste con Gesù fino in fondo, fino alla croce.
Egli vi precede in Galilea...In queste donne l'evangelista invita a vedere l'esempio del vero discepolo.
Il vero discepolo, infatti, è colui che segue Gesù, ascoltando la sua Parola e imitando la sua vita.

GIOVEDÌ 16 APRILE 2009

ore 21,00 in S. Pierino:
Mons. F. Tardelli, vescovo di S Miniato, si incontra con le coppie dei fidanzati e tutti coloro che lo desiderano per una conversazione sul Tema:
FAMIGLIA E APERTURA ALLA VITA



MARTEDI 10 APRILE 2009

Abbiamo il piacere di ospitare il parroco di S. Giuseppe in Memmingen (Baviera — Germania) che celebrerà la S. Messa animata da 50 chierichetti (da 7 a 20 anni) della sua parrocchia.


PROCIV LUCCA: ISTITUZIONE CENTRO DI RACCOLTA PRO TERREMOTATI

A seguito dell’evento sismico di magnitudo 6.3 sulla scala Richter che questa notte ha colpito l’Abruzzo provocando una situazione drammatica per la popolazione, la PROCIV LUCCA ha istituito un CENTRO DI RACCOLTA:

Tutti i dettagli su http://musiclandblog.blogspot.com/2009/04/prociv-lucca-istituzione-centro-di.html

PASQUA 2009: tutti gli appuntamenti!

Lunedì santo 6 aprile,
Martedì santo 7 aprile,
Mercoledì santo 8 aprile


in S. Michele: ore 8,00 S. Messa e confessioni fino alle ore 9,00
in S. Giusto: ore 10,00 S. Messa e confessioni dalle ore 9,00 alle ore 11,00.

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MERCOLEDI’ SANTO 08 APRILE ORE 17,30 IN CATTEDRALE: Messa Crismale

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GIOVEDÌ SANTO 09 APRILE
ore 15,30 in S. Pierino: incontro per il gruppo Emmaus (5a elementare)

ore 18,30 in Cattedrale: S. Messa “nella Cena del Signore”

Si celebra l’istituzione dell’eucaristia, l’istituzione dell’ordine sacerdotale e il comando del Signore sulla carità fraterna.

Dopo la solenne Reposizione dell’Eucaristia, dalle ore 20,30 alle ore 24,00, nella cappella del SS.mo Sacramento in Cattedrale: Adorazione Eucaristica guidata da diversi gruppi:
20,30 - 21,15: religiose/i;
21,15 - 22,00: adolescenti;
22,00 - 22,45: catechisti;
22,45 - 23,15: operatori di carità;
23,15-24,00: aggregazioni laicali

ore 21,00 in S. Michele: S. Messa per chi non può partecipare in Cattedrale

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VENERDÌ SANTO 10 APRILE
La chiesa con la meditazione della passione del suo Signore e sposo e con l’adorazione della croce commemora la sua origine dal fianco di Cristo, che riposa sulla croce, e intercede per la salvezza di tutto il mondo.

E’ PER TUTTI GIORNO DI PREGHIERA, PENITENZA, DIGIUNO, CARITA’

ore 9,00 in Cattedrale: celebrazione delle Lodi
ore 18,30 in Cattedrale: Celebrazione della Passione del Signore
ore 21,15: Via Crucis all’ Anfiteatro

CONFESSIONI
dalle ore 10,00 alle 12,00: S. Michele, S. Frediano, S. Paolino, S. Leonardo in B., Cattedrale
dalle ore 16,00 alle 18,00: Cattedrale e S. Leonardo

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SABATO SANTO 11 APRILE
GIORNO DI PREGHIERA E DI PENITENZA

ore 9,00 in Cattedrale: celebrazione delle Lodi
ore 21,30 in Cattedrale: VEGLIA PASQUALE NELLA NOTTE SANTA
Per antichissima tradizione questa notte è «in onore del Signore» e la veglia che in essa si celebra commemorando la notte santa in cui Cristo è risorto è considerata come «madre di tutte le sante veglie». In questa veglia infatti la chiesa rimane in attesa della risurrezione del Signore, la celebra con i sacramenti dell’iniziazione cristiana e rinnova la sua professione di fede.

CONFESSIONI
dalle ore 10,00 alle 12,00: S. Michele, S. Frediano, S. Paolino, S. Leonardo in B., Cattedrale
dalle ore 16,00 alle 19,00: S. Michele, S. Frediano, S. Paolino, S. Leonardo in B., Cattedrale

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DOMENICA DI RISURREZIONE 12 APRILE
Le S. Messe hanno l’orario festivo.

"In cammino" in prima pagina questa settimana.

IL FIGLIO OBBEDIENTE E DONATO

In questo giorno, inizio della settimana santa, si celebra la domenica delle Palme.
Ricordiamo e riviviamo l'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme, accolto da una folla osannante che però, pochi giorni dopo, griderà: "Crocifiggilo!".
Per questo, oggi viene letto il racconto della Passione: viene letto per non dimenticare che il vero
trono del Cristo sarà la croce, sulla quale verrà mostrato a tutti il vero volto di Dio e il vero volto del Messia, da lui inviato nel mondo.
Ma, come ci appare Gesù nel racconto della sua Passione secondo Marco?
Nella Passione, Gesù continua ad essere il Figlio di Dio e continua a comportarsi così. Gesù è il Figlio che resta fedele al Padre ascoltando la sua parola, trovando in essa un sicuro punto di riferimento anche per questi momenti di sofferenza e di dolore.
Gesù è il Figlio che resta unito al Padre attraverso la preghiera, che è stata una costante di tutta la sua vita, nella convinzione che, per compiere bene la sua missione, non doveva venire meno alla comunione con il Padre.
Gesù è il Figlio di Dio che si consegna disarmato nelle mani degli uomini, rispondendo al male con il bene, vincendo l'odio con l'amore, la mitezza, il perdono.
Gesù è il Testimone fedele che non può nascondere la sua identità di Figlio di Dio.
Rivela apertamente davanti al Sinedrio di essere "il Cristo, il Figlio del Benedetto".
Lo dice con le sue parole, ma lo dice anche con il suo silenzio. Così, davanti a Pilato che lo
invita a discolparsi dalle accuse portate contro di Lui, Gesù non dice più nulla, ma lascia che la volontà di Dio si compia.
Sulla croce Gesù ci appare nel suo vero volto.
Infatti, è la croce che lo rivela come Figlio di Dio e lo rivela a chi sa guardare ad essa senza pregiudizi, senza aspettarsi di vedere un Dio costruito a suo piacimento.

n.19 SFOGLIALO online!