n.28 (08-14/6/09) SFOGLIALO online!


Gli appuntamenti di questa settimana (08-14.06.09)

09 Martedì ore 21,00 nella chiesa di S. Paolino:
celebrazione comunitaria del Sacramento della Penitenza con la confessione individuale per i
genitori, padrini e madrine e chi lo desidera.

11 Giovedì ore 17,00 nella chiesa di S. Paolino:
celebrazione comunitaria del Sacramento della Penitenza con la confessione individuale per i ragazzi del gruppo Emmaus.

13 Sabato: Festa di S. Antonio di Padova
ore 10,00: S. Messa a S. Pietro Somaldi
ore 15,00 in S. Frediano: preparazione per i ragazzi del gruppo Emmaus

14 Domenica del Corpus Domini
ore 11,00 in S. Frediano: S. Messa presieduta dall’Arcivescovo durante la quale un gruppo di
ragazzi della nostra comunità completa l’Iniziazione Cristiana con la Cresima e l’ammissione alla Comunione Eucaristica.

Le altre celebrazioni hanno l’orario festivo ad eccezione della messa delle ore 11,00 a S. Frediano che per questa domenica viene abolita.

Quest’anno la celebrazione cittadina, avrà luogo a S. Marco domenica 14 giugno alle ore 19,00.
Si inizia con la Messa sul prato antistante l’ingresso nuovo dell’Ospedale; da lì in processione ci si porta alla chiesa di S. Marco.

"In cammino" in prima pagina questa settimana.

SE LA TRINITA’ E’ FAMIGLIA
La famiglia come immagine della Trinità.
Famiglia come espressione del Padre che crea nell'uomo la propria immagine, del Figlio che dona la propria vita per la salvezza del creato, dello Spirito Santo che rende definitiva l'alleanza con Dio: il tutto proiettato in una prospettiva unitaria volta alla salvezza e alla resurrezione dell'umanità.
È questa la grazia che vive la famiglia: realizzare cioè nella sua stessa costituzione il valore della relazione come dono di se stessi all'altro per una nuova vita, da coppia di sposi a famiglia, con la prospettiva di vivere pienamente l'esperienza di donazione di Dio creatore, nel momento in cui consegna il proprio figlio alla vita.
L'esperienza della Trinità ci consegna una famiglia dove la promessa del giorno del matrimonio diventa realtà da vivere e da conquistare nella concretezza delle nostre giornate. «Io accolgo te... e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore e nella salute e nella malattia e di amarti e onorarti fino a quando insieme torneremo alla casa del Padre».
Ci consegna una famiglia fatta di porte aperte alla fecondità, sia nei figli che nel servizio alla comunità, che non ha paura di affrontare l'esperienza della fatica e del dubbio, nella malattia e nelle avversità, che non cerca la strada facile, ma si impegna alla ricerca di quella che conduce alla verità ; una famiglia che gioisce con l'uomo condividendone il cammino e che piange con lui sapendo che è con lui che deve percorrere la via della vita e che si impegna a far nascere, con scelte coraggiose e testimonianza di vita, quei germogli speranza che prefigurano la nuova terra.
Crediamo anche che non sia improprio pensare che l'intera umanità deve specchiarsi nel Dio-Trinità.
L'umanità è chiamata a diventare famiglia di popoli.

Gli appuntamenti di questa settimana (31.05-07.06.09)

31 Domenica di Pentecoste
ore 21,00 a S. Leonardo in Borghi: Conclusione del “mese mariano”. S. Messa e processione fino
alla statua della Madonna presso il Baluardo S. Martino

03 Mercoledì in S. Michele. Festa di S. Davino
ore 09,00: S. Messa in S. Michele
ore 17,30 in S. Pierino: incontro degli operatori della carità con Franco Sarti che aiuterà a com-
prendere meglio il rapporto dell’anziano e dell’ammalato con le strutture pubbliche

04 Giovedì
ore 16,00 in S. Giusto: adorazione eucaristica proposta dal MAC

05 Venerdì Festa di S. Giusto nell’omonima chiesa.

06 Sabato
ore 15,00: “GRAZIE ..PERCHE’ …”
Incontro di gioia e di festa con i bambini, le loro famiglie e le catechiste a conclusione del cammino formativo di quest’anno. Dai locali di S. Paolino ci spostiamo sugli spalti delle mura per l’incontro e torniamo a S. Paolino per la merenda.

(Navigatore parrocchiale)

"In cammino" in prima pagina questa settimana.

UN SOFFIO DI RINNOVAMENTO

“Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce…”.
Celebrando la solennità di Pentecoste ci rendiamo conto che, per noi e per le nostre famiglie, non esistono “doni" più preziosi di quelli dello Spirito Santo; essi sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà, timore di Dio. Se sapessimo aprire il nostro cuore allo Spirito e lasciassimo che prendesse dimora in noi, saremmo sanati, illuminati, ricolmati di gioia, resi sempre di più simili a Gesù, capaci di compiere cose ancora più grandi.
Saremmo colpiti da quel terremoto interiore che sconvolse i discepoli, rinchiusi nel cenacolo per paura dei giudei, e diventeremmo capaci di testimoniare la risurrezione di Gesù, contagiando chi ci sta vicino con la forza della speranza e dell'amore.
In realtà, noi abbiamo un po' paura di questo incontro, capace di trasformare progressivamente ma radicalmente le nostre esistenze.
Don Tonino Bello, indimenticabile vescovo di Molfetta, ha parlato della Pentecoste come di una festa difficile; difficile perché capace di liberare l'uomo dai suoi complessi.
Ecco alcune sue parole:
Siamo troppo attaccati allo scoglio (complesso dell'ostrica). Alle nostre sicurezze. Ci piace la tana.
Ci attira l'intimità del nido. Ci terrorizza l'idea di rompere gli ormeggi, di spiegare le vele, di avventurarci sul mare aperto… Lo Spirito Santo invece ci chiama alla novità, ci invita al cambio, ci stimola a ricrearci... È difficile per noi rimanere sulla corda, camminare sui cornicioni, sottoporci alla conversione permanente.
Amiamo pagare una volta per tutte (complesso dell'una tantum) ... Lo Spirito Santo invece ci chiama a lasciare il sedentarismo comodo dei nostri parcheggi, per metterci sulla strada subendone i pericoli. Ci obbliga a pagare, senza comodità forfetarie, il prezzo delle piccole numerosissime rate di un impegno duro, scomodo, ma rinnovatore... Lo Spirito Santo ci chiama all'accettazione del pluralismo, al rispetto delle molteplicità, al rifiuto degli integralismi, alla
gioia di intravedere che lui unifica e compone le ricchezze."

n.27 (01-07/6/09) SFOGLIALO online!


"In cammino" in prima pagina questa settimana.

GLI OCCHI IN ALTO...CON I PIEDI A TERRA

Ogni volta che partecipiamo all'eucaristia domenicale e recitiamo la nostra professione di fede,
ripetiamo anche questo articolo, "salì al cielo", oggetto della festività odierna.
Oggi infatti celebriamo l’Ascensione del Signore... E non è facile rispondere ad alcuni interrogativi che balzano alla mente: il Signore certamente non sarà "andato in alto" all'infinito!
Dove si sarà fermato?
E come si sarà trovato il corpo fisico di Gesù nell'atmosfera rarefatta dello spazio?
Come avrà potuto respirare?
Non sono sciocche o irriverenti queste domande: il vangelo non sempre parla con il nostro linguaggio.
L'ascensione del Signore è da intendere come una "intronizzazione", come un ritorno a quella patria verso cui tende il pellegrinaggio di ogni uomo, un raggiungere quell'habitat dell'uomo che è Dio e occupare quel posto che l'amore del Padre prepara per ciascuno dei suoi figli.
Questo giorno del Signore, dunque, è un altro modo per celebrare la gloria della risurrezione,
aiutandoci a comprendere che la dimensione terrena non è la stabile dimora di nessuno, nemmeno del Cristo risorto: il nostro mondo è Dio, grembo materno e paterno in cui sperimentare quella tenerezza che, molte volte e invano, abbiamo ricercato nella vita.
L'ascensione non costituisce, dunque, una fuga dal mondo, ma, come ricorda l'apostolo Paolo agli
Efesini: «Colui che discese è lo stesso che anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tut te le cose».
Ecco il senso dell'ascensione: dare compimento a tutte le cose in Cristo, che, in tal modo, non è più solo qui o là, ma è sempre e dovunque, con chiunque, per dare la pienezza di sé a tutto e a tutti.
La festa di oggi, inoltre, ci esorta a compiere quanto diciamo all'inizio di ogni prefazio: In alto i
nostri cuori e, nello stesso tempo, ci chiede di volgere gli occhi sul mondo e di conservare i piedi
ben piantati per terra.

PREPARAZIONE ALLA SOLENNITA’ DI PENTECOSTE

25 lunedì
ore 21,00 nella chiesa di S. Agostino:
Celebrazione Eucaristica con i bambini che si preparano alla Cresima e le loro famiglie

N.B.: ogni giorno feriale ore 21,00: S. Messa a s. Agostino

30 sabato
ore 21,30 in S. Frediano: VEGLIA DI PENTECOSTE

31 domenica SOLENNITA’ DI PENTECOSTE
IL VESCOVO CELEBRA LA MESSA PONTIFICALE ALLE ORE 10,30 IN S. FREDIANO

ore 21,00 in S. Leonardo in Borghi: conclusione del mese mariano e celebrazione eucaristica

(Navigatore parrocchiale)

n.26 (24-31/5/09) SFOGLIALO online!