In alto all'interno di una nicchia racchiusa dall'architettura dell'altare dedicato a S. Lucia, la cui festa 
si celebra il 13 Dicembre, troviamo la statua della santa, realizzata nel XVI secolo in terracotta 
dipinta da un autore rimasto ignoto.
Lucia con indosso una vesta verde sulla quale è drappeggiato 
un mantello rosso con ricami dorati è ritratta in una posa che esprime stabilità e risolutezza.
In mano reca i suoi attributi: nella destra tiene la spada, qui ridotta ad un pugnale,con il quale fu 
uccisa mentre nella mano sinistra la santa protettrice della vista, tiene una patera che invece di 
contenere, come in molte raffigurazioni gli occhi della santa, emana dei raggi di luce.
Lucia è una giovane cristiana, orfana di padre, nata a Siracusa nel 283 d.C., che viveva con la ricca 
madre Eutichia da anni malata. La ragazza, già promessa sposa ad un giovane pagano, compì 
insieme alla madre un pellegrinaggio alla tomba di S. Agata per chiedere tramite la sua 
intercessione la guarigione della madre; davanti al sepolcro della santa Lucia cade addormentata e 
in sogno le appare S. Agata che le dice: “Lucia, perché chiedi a me ciò che puoi ottenere te per tua 
madre?”.
Tornate a casa la madre era guarita e Lucia decise di consacrarsi a Cristo e dopo molte 
insistenze convinse la madre a dare i suoi averi ai poveri.
Il pretendente sposo si infuriò per il rifiuto 
del matrimonio e la denunciò come cristiana al governatore Pascasio. Al processo la giovane si 
dimostrò fiera e risoluta, professando la sua fede e rispondendo al governatore con arguzia 
mettendolo spesso in difficoltà; quando questi la condannò ad essere esposta come prostituta, lei 
con sicurezza affernò che “il corpo si contamina solo se l'anima acconsente e che potevano fare 
qualsiasi cosa al suo corpo ma lei sarebbe rimasta pura”.
Nonostante 10 uomini cercassero di 
portarla con la forza al postribolo il suo corpo, diventato pesantissimo non si mosse di un 
centimetro.  Pascasio allora ordinò che fosse bruciata ma il fuoco non la scalfì e solo quando lei 
stessa piegò il ginocchio profetizzando la caduta di Diocleziano e Massenzio e offrendo il collo al 
carnefice fu possibile decapitarla.
 L'artista ritrae nel volto di Lucia l'espressione fiera e sicura di chi sa di camminare nella luce, 
consapevole che se terrà l'anima rivolta verso Dio, la vera luce, qualsiasi cosa accada intorno a lei e 
qualsiasi cosa possano fare al suo corpo lei rimarrà al sicuro da qualsiasi colpa e pura nella fede.
 
 
 
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