Nella Festa del Battesimo del Signore, che viviamo oggi 
a conclusione delle celebrazioni natalizie, cerchiamo di ripensare il senso del Battesimo: quello di Gesù ed il nostro.
La storia del battesimo, termine greco che    contiene 
in sé l'idea di immersione, si in treccia con quella delle 
abluzioni rituali. Progressivamente le acque divennero segno di purificazione dei peccati . «Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati» annunciava Ezechiele con altri 
profeti per indicare una promessa di rinnovamento definitivo 
compiuta dal Signore stesso.
Giovanni Battista vedeva nel peccato, oltre a una trasgressione della Legge di Dio, una realtà che colpiva e ledeva 
l'intera persona. Sembra perciò ragionevole concludere  che 
il Battista credesse nell'esistenza di un'im purità conseguente 
al peccato che, al pari di  tutte le altre, poteva essere eliminata solo grazie a un rito di purificazione. Ci si purificava al 
fine di evitare il giudizio; infatti,  chi è giudicato è anche inevitabilmente condannato. Si può dire che questo è l’annuncio 
di Giovanni: fatevi battezzare con acqua se volete 
scampare al  fuoco del giudizio imminente.
Ma, riflettiamo: se il battesimo di Giovanni ebbe 
davvero il senso di sfuggire all'ultimo giudizio, per quale 
ragione Gesù si fece battezzare  nel Giordano? Aveva, 
forse, anche lui motivo di pentirsi? La risposta del vangelo a 
questo interrogativo si trova spostando l'accento su  quanto avvenne a Gesù in quella circostanza: «Ed ecco una voce 
dal cielo che diceva: "Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho 
posto il mio compiacimento"» (Mt 3,17). La voce dal cielo trasforma il battesimo da atto di penitenza in evento di consacrazione. Gesù in luogo del giudizio porterà il buon annuncio: convertitevi e credete al Vangelo. Chi accoglie tale annuncio nella fede e lo ratifica con il battesimo diviene 
“cristiano”. Il Catechismo della Chiesa cattolica così afferma: “Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo 
incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione”.
 
 
 
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