FAR RISPLENDERE LA PAROLA DI VERITA’
La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale si carica quest’anno di un significato tutto particolare. La ricorrenza del 50° anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella “missione verso i popoli” perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra. Anche oggi essa deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni
attività ecclesiale, perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno.
L’ansia di annunciare Cristo ci spinge anche a leggere la storia per scorgervi i problemi, le aspirazioni e le speranze dell’umanità, che Cristo deve sanare, purificare e riempire della sua presenza. Il suo Messaggio, infatti, è sempre attuale, si cala nel cuore stesso della storia ed è capace di dare risposta alle inquietudini più profonde di ogni uomo. Per questo la Chiesa, in tutte le sue componenti, deve essere consapevole che “gli orizzonti immensi della missione ecclesiale, la complessità della situazione presente chiedono oggi modalità
rinnovate per poter comunicare efficacemente la Parola di Dio” . Con il beato John Henry Newman vorrei pregare: “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari nelle terre da evangelizzare, metti le parole giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica”.
Questi sono alcuni brani del Messaggio che il papa Benedetto XVI ha indirizzato a tutta la Chiesa per la Giornata Missionaria Mondiale che oggi celebriamo con tutta la chiesa.
Tale Giornata assume una connotazione speciale nell’Anno della Fede che proprio oggi iniziamo a livello parrocchiale.
Essa diventa occasione per vivere la nostra fede come esperienza di un amore ricevuto e comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa allargherà il cuore nella speranza e consentirà di offrire una testimonianza capace di offrire vita.
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La celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale si carica quest’anno di un significato tutto particolare. La ricorrenza del 50° anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II, l’apertura dell’Anno della fede e il Sinodo dei Vescovi sul tema della nuova evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggiore coraggio e ardore nella “missione verso i popoli” perché il Vangelo giunga fino agli estremi confini della terra. Anche oggi essa deve essere il costante orizzonte e il paradigma di ogni
attività ecclesiale, perché l’identità stessa della Chiesa è costituita dalla fede nel Mistero di Dio, che si è rivelato in Cristo per portarci la salvezza, e dalla missione di testimoniarlo e annunciarlo al mondo, fino al suo ritorno.
L’ansia di annunciare Cristo ci spinge anche a leggere la storia per scorgervi i problemi, le aspirazioni e le speranze dell’umanità, che Cristo deve sanare, purificare e riempire della sua presenza. Il suo Messaggio, infatti, è sempre attuale, si cala nel cuore stesso della storia ed è capace di dare risposta alle inquietudini più profonde di ogni uomo. Per questo la Chiesa, in tutte le sue componenti, deve essere consapevole che “gli orizzonti immensi della missione ecclesiale, la complessità della situazione presente chiedono oggi modalità
rinnovate per poter comunicare efficacemente la Parola di Dio” . Con il beato John Henry Newman vorrei pregare: “Accompagna, o Signore, i tuoi missionari nelle terre da evangelizzare, metti le parole giuste sulle loro labbra, rendi fruttuosa la loro fatica”.
Questi sono alcuni brani del Messaggio che il papa Benedetto XVI ha indirizzato a tutta la Chiesa per la Giornata Missionaria Mondiale che oggi celebriamo con tutta la chiesa.
Tale Giornata assume una connotazione speciale nell’Anno della Fede che proprio oggi iniziamo a livello parrocchiale.
Essa diventa occasione per vivere la nostra fede come esperienza di un amore ricevuto e comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa allargherà il cuore nella speranza e consentirà di offrire una testimonianza capace di offrire vita.
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