"In cammino" in prima pagina questa settimana.

UN SOLO CIELO PER TUTTO IL MONDO

In questa domenica viene celebrata la 58.ma Giornata mondiale dei malati di lebbra, voluta da Raoul Follereau per promuovere i diritti di questi malati e dedicata quest’anno al continente africano. 
Tema dell’edizione 2011: “C'è un solo cielo per tutto il mondo”.
La citazione, tratta dal Testamento ai Giovani di Follereau, è un invito - spiega una nota dell’associazione - a guardare in alto per cogliere ciò che sfugge alle menti prigioniere di un quotidiano, angusto egoismo e scoprire il comune destino che accompagna la vita di ogni persona qualunque sia la sua condizione economica, fisica, sociale. 
In vista dell’appuntamento sono quasi 800 le piazze del “Miele della Solidarietà”, che come ogni anno verrà distribuito dai volontari dell’Aifo (Associazione italiana amici di Raoul Follereau).
Ad avvolgere i vasetti di miele saranno sacchetti di iuta confezionati da persone guarite dalla lebbra grazie al progetto Sumana Halli a Bangalore, in India. Il ricavato dell’iniziativa finanzierà la cura dei malati di questo Paese.
Inoltre dal 22 gennaio al 10 febbraio sarà attivo il servizio Sms solidale, attraverso il quale si potrà donare 1 euro all'associazione inviando un Sms al numero 45592.

DAL TESTAMENTO DI RAOUL FOLLEREAU 1997
Nomino Erede Universale... Giovani di tutto il mondo, o la guerra o la pace sono per voi.
Scrivevo, venticinque anni fa: “O gli uomini impareranno ad amarsi e, infine, l’uomo vivrà per l’uomo, o gli uomini moriranno. Tutti e tutti insieme. Il nostro mondo non ha che questa alternativa: amarsi o scomparire. Bisogna scegliere. Subito. E per sempre. Ieri, l’allarme. Domani, l’inferno.
I Grandi – questi giganti che hanno cessato di essere uomini – possiedono, nelle loro turpi collezioni di morte, 20.000 bombe all’idrogeno, di cui una sola è sufficiente a trasformare un’intera Metropoli in un immenso cimitero. Ed essi continuano la loro mostruosa industria producendo tre bombe ogni 24 ore.
L’Apocalisse è all’angolo della strada.

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