"In cammino" in prima pagina questa settimana.

APPELLO CHE ILLUMINA LA VITA

Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!
Sono queste le parole che il Signore Gesù dice all'inizio del suo ministero, secondo l'evangelista Matteo. Gesù inizia il suo cammino lungo la Palestina per annunciare il Vangelo; per dire a tutti che "il regno dei cieli è vicino"; per dire a tutti che, grazie a Lui, Dio si è fatto vicino all'uomo, Dio è sceso in mezzo al suo popolo. In questo modo, Gesù dimostra di essere quella "grande luce", di cui parlano la prima lettura e il vangelo: una luce che infonde speranza e gioia di vivere; una luce che vince l'oscurità del male e del peccato; una luce donata a tutti, perché tutti possano avere la salvezza.
Quindi, Gesù annuncia il Vangelo, cioè la buona notizia, il lieto messaggio, e dice: "Il regno dei cieli è vicino". Ma, questo lieto messaggio è preceduto da un altro messaggio ("Convertitevi!"): un appello alla conversione che è valido anche per noi oggi, ogni giorno. Ma: cosa significa convertirsi? Una risposta ci è data dall'episodio che segue l'invito di Gesù alla conversione, e cioè: la chiamata dei primi quattro discepoli, che diventano esempio di una vita totalmente cambiata, convertita, dall'incontro con Cristo.
Venite dietro a me!
Questi primi discepoli sono due coppie di fratelli. Essi ci invitano a sentirci fratelli di ogni essere umano, di ogni persona che vive in questo mondo. In Cristo, Figlio di Dio e nostro fratello, l'umanità è chiamata a diventare una sola famiglia; questo, però, dipende anche da noi cristiani, dal nostro modo di fare, dal nostro modo di comportarci verso il prossimo. Infatti, se negli altri vediamo dei fratelli, allora ci è più facile vivere gesti di apertura, di sensibilità, di servizio verso di loro. I primi discepoli lasciano tutto e, subito, seguono Gesù. Seguire Gesù: questo significa, anche per noi, essere discepoli di Cristo. Cioè: persone sempre in cammino dietro di Lui, persone che hanno sempre qualcosa da imparare alla scuola di Cristo.

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