"In cammino" in prima pagina questa settimana.

IL CORPO DI CRISTO 

La saggezza di Dio non ha trovato alimento migliore del pane per farci comprendere ciò che egli è per noi:
nutrimento essenziale. Il pane di Dio, nell'accezione più ampia del termine, è ciò che rallegra il cuore, è la
benedizione di Dio sulla nostra vita: questo il senso profetico del gesto di Melchisedek, che Gesù ha raccolto ed ha amplificato, moltiplicando il pane che sazia la fame del corpo e dando ordine di moltiplicare il pane eucaristico in memoria di lui, per saziare quella fame di amore che ogni essere umano porta con sé. 
 L'eucaristia di ogni domenica, e in particolare di questa domenica, è quella incessante ed eterna moltiplicazione del pane di Dio che la chiesa ha il compito di compiere, in obbedienza di amore al dettato di Cristo. È un miracolo non eclatante, non richiama folle di curiosi e di paparazzi, convoca, invece, il popolo credente, che sa di non poter vivere al di fuori di questo gesto di amore di Cristo, preludio e profezia della croce e della risurrezione.
Le dodici ceste avanzate da quella prima moltiplicazione sono affidate al nuovo Israele, alla chiesa, affinché, come Gesù, continui a preoccuparsi e ad occuparsi di saziare la fame di cibo che attanaglia interi popoli del terzo mondo, e la fame di amore, che intristisce interi popoli del mondo progredito.
 Accanto all'amore per Cristo e per il suo corpo eucaristico è necessario  recuperare oggi un amore intenso per il suo corpo ecclesiale, poiché fra le due modalità di presenza del Signore non vi è contraddizione.
S. Agostino, parlando ai bambini, nel famoso Sermo  272 sostiene: «Se vuoi capire il corpo di Cristo, ascolta l'apostolo mentre dice ai fedeli: "Poiché voi siete il corpo di Cristo e sue membra, è il vostro mistero che vedete sulla mensa del Signore; è il vostro mistero che ricevete, e lo riconoscete quando rispondete: Amen! Vi vien detto: Il corpo di Cristo, e voi rispondete: Amen!, e la vostra risposta è come una firma.

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