"In cammino" in prima pagina questa settimana.

LA STRADA DEL SERVIZIO

Ripensiamo un attimo alla nostra vita: quante volte, in coppia e in famiglia, abbiamo aperto il nostro cuore per esprimere un dolore, una sofferenza o la preoccupazione per qualcosa di difficile che ci attendeva...
Ci saremmo aspettati partecipazione o un atteggiamento di accoglienza e di sostegno, ma spesso l'altro ci ha deluso, incapace anche solo di capire quello che si agitava nel nostro cuore, forse per paura di affrontare una realtà che magari non era in grado di sostenere.
Il nostro
atteggiamento più istintivo è stato quello di rinchiuderci in noi stessi, di sentirci feriti, soli e incompresi, pronti a recriminare o ad assumere inconsciamente il ruolo di vittime.
Gesù, invece, quando ha rivelato ai discepoli la difficile verità della sua morte e risurrezione, è stato capace di andare oltre l’incomprensione dei suoi discepoli; di fronte alla loro discussione su chi doveva essere il più grande, non si sente amareggiato e tradito, ma semplicemente si siede
con loro, accoglie il loro desiderio e insegna come realizzarlo.
Gesù ci rivela che, se vogliamo essere i primi, dobbiamo metterci a servizio degli altri. Cosa significa servire gli altri, senza sentirsi sviliti, schiacciati o oppressi dalla tirannia dell'altro (coniuge, figli, colleghi?).
Significa anzitutto accogliere l'altro nella sua debolezza, nel suo limite e nella sua fragilità, sapendo che il nostro amore e la nostra tenerezza potranno donargli la forza di risollevarsi e di essere capace, a sua volta, di servire gli altri.
In famiglia si tratta di far crescere talenti e potenzialità, di aumentare la comunione e di costruire
personalità sempre più orientate a rapporti costruttivi ed equilibrati, in cui non si dà con il cuore gonfio di amarezza o di rabbia, né si riceve con la pretesa che tutto sia dovuto, ma si costruisce insieme ogni giorno un modo di stare vicini che rende capaci di esprimere le nostre esigenze e le nostre difficoltà in un dialogo fatto ogni giorno di umiltà, pazienza e fiducia.
Vogliamo essere i primi?


Nessun commento:

Posta un commento