DOVE INCONTRO GESU’ RISORTO?
Tempo di Pasqua: tempo di risurrezione, tempo di vita,
tempo di speranza... Sono queste le parole ricorrenti in queste
domeniche: vogliono evocare speranza, promettere vita, far
tornare voglia di riprendere un cammino forse interrotto o non
più apparentemente possibile.
Ma tutto questo è favola o è realtà? Sarebbe assurdo non
riconoscere che viviamo tutti un futuro incerto. E, se da una
parte alcuni vivono una vita dominata dallo spread, dalle borse,
dalla frenesia, dallo spreco, tanti sono immersi in una
rassegnazione senza sbocchi; nonostante la chiassosa,
ostentata allegria, tanti, giovani e meno giovani, sono
immersi nella paura e nell’angoscia di un vuoto assoluto. E’ di
questi giorni un servizio televisivo in cui si narra di milioni di
persone che vorrebbero lavorare, ma non fanno niente per
accedere ad un posto di lavoro perché in essi si è spenta
qualsiasi iniziativa. Sono in presa al fatalismo.
Cosa c’entra la Risurrezione del Signore? E’ vero:
affermiamo che Cristo è risorto, ma forse questo è solo
l'accettazione per fede di un accadimento di tanto tempo fa.
Non riusciamo a vedere come, la Risurrezione di Cristo, può
divenire luce, forza e speranza per la nostra esperienza
quotidiana.
L'episodio descritto dall’evangelista Luca, allora, rivela
l’interessamento del Maestro, paziente e comprensivo che
aiuta ad accettare la fatica del procedere verso di lui, non
con la baldanza di un generale, ma la ricerca umile del
viandante. “Sconvolti dalla paura pensavano di vedere un
fantasma…” Nelle titubanze dei discepoli rivediamo le nostre
titubanze, la difficoltà a scommettere su una "vita" dove
anche il dolore trova accoglienza se si accetta la logica del
Risorto, dove non c'è posto per nessun nemico, nemmeno per
il prepotente o il maleducato che incontriamo ogni giorno.
E poi c'è l'invito esigente: «di questo voi siete
testimoni». E’ vero: oggi la tentazione di esonerarci da una
vita cristiana più coerente è forte. Tante sono le scuse. Ma:
se ci guardiamo attorno scorgiamo la lezione di uomini e
donne che rischiano la vita per Cristo.
Nessun commento:
Posta un commento