"In cammino" in prima pagina questa settimana.

SEGNO DI SICURA SPERANZA.
L'assunzione di Maria al cielo può essere detta, anche, la "Pasqua di Maria". Infatti, come la Pasqua è stata l'evento più importante della vita di Cristo, così l'assunzione al cielo è stata l'evento più importante della vita di Maria. Inoltre è un "passaggio" dalla morte alla vita eterna. Maria, essendo stata la madre di Gesù, ottiene la possibilità di condividere subito la gloria del suo Figlio, senza conoscere l'oscurità del sepolcro. L'assunzione al cielo, però, non è solo un privilegio che riguarda Maria; non è solo un fatto eccezionale, che a noi non può dire nulla. Al contrario, l'assunzione al cielo è un evento di salvezza che coinvolge anche tutti noi, membra vive della Chiesa, appartenenti alla famiglia umana. Maria, infatti, è stata un essere umano come noi; è stata una creatura che si è lasciata guidare docilmente da Dio in un cammino costante di obbedienza alla sua Parola e alla sua volontà. La sua esperienza di fede, quindi, deve essere anche la nostra, per essere veramente figli di Dio, discepoli di Cristo; la sua gloria finale sarà anche la nostra se, nella vita di ogni giorno, saremo sempre coerenti con la nostra fede. In questo senso, allora, si può dire che Maria assunta al cielo risplende per tutti noi, pellegrini sulla terra, come segno di consolazione e di sicura speranza.

BEATA COLEI CHE HA CREDUTO... Maria ha creduto, anzitutto, nel momento dell'annunciazione, quando le è stato proposto di diventare madre del Figlio di Dio, quando ha detto il suo "Eccomi" alle parole dell'angelo. Maria ha creduto durante la vita terrena di Gesù, prima quasi "nascosto" a Nazaret, poi lontano dalla madre per dedicarsi tutto al suo ministero. Maria ha creduto, soprattutto, sul Calvario, ai piedi della croce sulla quale stava morendo il Figlio, quando sembrava che tutto fosse finito, per sempre. Davvero, la vita di Maria è stata un cammino di fede: un cammino lungo e impegnativo, ma coerente; un cammino che l’ha fatta diventare madre di tutti credenti.

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