"In cammino" in prima pagina questa settimana.

DISCEPOLI E TESTIMONI

Essere discepoli di Cristo: è quanto ci viene ricordato in queste settimane, sia dalla Parola di Dio proclamata nella Liturgia sia dalle contingenze storiche come ad esempio l’ordinazione presbiterale di d.Emanuele assieme alle feste dei santi “titolari” di alcune chiese del Centro Storico come S. Pietro, S, Tommaso e S. Paolino.
Forse in qualcuno sorge la domanda sul perché si faccia riferimento a personaggi del passato e forse neanche tanto conosciuti.
Ecco, è proprio per questo.
Se essere cristiani significa farci discepoli di Cristo, allora è bello fare memoria di coloro che, anche se in tempi lontani, hanno saputo declinare la fede secondo le modalità delle contingenze storiche.
Essi ci insegnano che ancora oggi è possibile fare scelte “cristiane”, non dettate cioè da tradizione morta, né da smania di protagonismo, ma illuminate e rese concrete dal Signore Gesù. Senza dubbio la sfida per noi credenti oggi è quella di legare le fede alla vita; la memoria di questi Testimoni che per secoli sono stati punto di riferimento per quelle che erano alcune Comuni tà dent ro la cinta muraria può aiutarci a rendere viva ed attuale questa prospettiva.
Non si tratta certo di fare festeggiamenti particolari o anacronistiche rivisitazioni, quanto piuttosto, con gesti semplici ed antichi, riproporre un determinato "testimone" (Pietro, Paolo, Tommaso, Paolino…) con tutta
la sua carica di fede e di radicamento nella sensibilità della gente.
Tali riflessioni sono particolarmente importanti per la festa di S. Paolino, di colui che la Chiesa di Lucca considera come suo patrono, perché da lui ha ricevuto l’annunzio del Vangelo.
Quest’anno vogliamo fare lo sforzo di ri-orientare o per lo meno di dare un tono più religioso e spiritualmente definito ai momenti celebrativi.


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